Una vera e propria bufera si è abbattuta sull’Fc Barcellona. La procura barcellonese ha formalmente accusato di «corruzione, violazione della fiducia e falsificazione di documenti commerciali falsi» gli ex presidenti del club spagnolo Josep Maria Bartomeu e Sandro Rosell. Con loro anche altri ex dirigenti della società blaugrana come Oscar Grau e Albert Soler. E infine anche lo stesso Barcellona, come persona giuridica, risulta nell’elenco degli indagati. Una vicenda di cui si parla da tempo e che oggi, ad atto formalizzato, vede la novità di Rosell tra gli accusati. Inizialmente, infatti, si pensava che nel suo caso il reato potesse essere già caduto in prescrizione.

L’inchiesta è nata da 7 milioni pagati a Negreira
Un mese fa è circolata la notizia di un’indagine che l’Agenzia delle Entrate avrebbe condotto sulla Dasnil 95 sl, riferibile a José Maria Enriquez Negreira. Quest’ultimo, ex vicepresidente del comitato tecnico degli arbitri spagnoli, avrebbe ricevuto dal Barcellona circa 7 milioni di euro in diverse tranche, tra cui quella di quasi 1 milione e 400 mila euro complessivi in tre rate tra il 2016 e il 2018. L’accusa sottolinea come il club lo avrebbe fatto per ricevere favori arbitrali. L’Agenzia delle Entrate, invece, nel documento al procuratore scriveva qualcosa di diverso, e cioè che «il Barcellona voleva assicurarsi che non venissero prese decisioni arbitrali nei suoi confronti, cioè “che tutto fosse neutrale“».
Laporta: «Mai comprato gli arbitri»
Prima della formalizzazione delle accuse, è stato il presidente attuale del Barcellona, Joan Laporta, a respingere ogni notizia sulla poca onestà del club. Il numero uno del club catalano ha dichiarato: «Abbiamo preparato una conferenza stampa per parlare di questo… Ho chiarito che il Barcellona non ha mai comprato arbitri, né ha intenzione di farlo. Mai. La forza dei fatti contraddice chi prova a cambiare la storia: stiamo andando bene di nuovo, niente è casuale. Il Barça non si è dedicato all’acquisto di arbitri. Il Barça non verrà danneggiato. Non conosco il vicepresidente del CTA».
