Non solo Barbados, gli Stati generazione Z

Camilla Curcio
30/11/2021

La proclamazione della Repubblica ha reso l'isola il Paese più giovane al mondo, scalzando il Sud Sudan. Da Timor Est al Kosovo, quali sono le nazioni che hanno d ottenuto l'indipendenza soltanto di recente.

Non solo Barbados, gli Stati generazione Z

Dopo 396 anni, Barbados si è svincolato dalla monarchia inglese, rimuovendo ufficialmente la regina Elisabetta dal ruolo di capo di stato. Autoproclamatosi repubblica è diventato ufficialmente il Paese più giovane al mondo.

Nasce la nuova Repubblica di Barbados

Allo scoccare della mezzanotte tra lunedì 29 e martedì 30 novembre, nel corso di una cerimonia organizzata a Bridgetown, lo stendardo reale britannico è stato abbassato e Carol Roberts-Reifer, direttrice della National Cultural Foundation, ha annunciato ufficialmente la transizione dell’isola caraibica al suo nuovo sistema costituzionale. Nella piazza, gremita di persone e ospiti d’onore tra cui la cantante barbadiana Rihanna (insignita del titolo di ‘eroe nazionale’), la governatrice generale Sandra Mason ha prestato giuramento, diventando il primo presidente del Paese. «La Repubblica di Barbados ha iniziato il suo viaggio», ha detto nel discorso di insediamento. «Ci muoveremo in un mondo complesso, diviso e turbolento ma dobbiamo sognare in grande e combattere per raggiungere i traguardi prefissati». In rappresentanza della famiglia reale, il principe Carlo ha presenziato all’evento, facendo i migliori auguri alla nazione: «Oggi, per Barbados, parte un nuovo cammino», ha sottolineato. «Dai giorni più bui della nostra storia, macchiati dalle atrocità della schiavitù, la gente di quest’isola è stata in grado di costruire un percorso con una forza e una determinazione ammirevoli». La decisione di tagliare il cordone ombelicale si è fatta strada nel 2020, con l’obiettivo di rivendicare un’identità propria distante da ogni legame con il passato coloniale.

Quali sono gli Stati più giovani al mondo

Prima di Barbados, tuttavia, sono stati diversi gli Stati che, negli ultimi 30 anni, hanno rivendicato e ottenuto l’indipendenza. Procedendo dal più nuovo al più vecchio, tra quelli di più recente formazione spiccano Sud Sudan (fino a qualche giorno fa sul gradino più alto del podio), Kosovo, Montenegro, Serbia, Timor Est, Palau, Eritrea, Repubblica Ceca e Slovacchia. 

Sud Sudan, un’indipendenza travagliata

Fino alla nascita della Repubblica di Barbados, la nazione più giovane al mondo è stata il Sud Sudan. Ottenuta l’indipendenza il 9 luglio del 2011, è riuscito a staccarsi dal Sudan dopo anni di lotte e violenze tra la frangia degli indipendentisti e quella dei sostenitori dell’unità nazionale. La rivoluzione politica, tuttavia, non ha contribuito a sedare la guerra civile che ha prodotto un numero elevato di vittime e sfollati.

Kosovo, non tutti ne riconoscono l’indipendenza

Subito dopo il Sud Sudan, si colloca il Kosovo. L’acquisizione dell’autonomia dalla Serbia  (alla quale era stato annesso nel 1913, subito dopo la caduta dell’impero ottomano, perdendo il suo status di regione politica separata) risale a febbraio 2008 ma si è trattato di un processo particolarmente complicato. Oltre a fare i conti con la guerra civile, infatti, il Paese al momento è stato riconosciuto solo da 110 dei 193 membri delle Nazioni Unite.

Montenegro e Serbia, se l’autonomia passa da un referendum

La frammentazione della Penisola Balcanica ha dato vita a una serie di stati indipendenti tra cui Montenegro e Serbia, rispettivamente al terzo e al quarto posto della classifica. Dopo la dissoluzione della Jugoslavia nel 1992, si sono erano unite in un’entità politica originariamente denominata Repubblica Federale Iugoslava, mai riconosciuta dalle Nazioni Unite e, dal 2003, nota coi nomi dei singoli paesi. Il Montenegro, nello specifico, a seguito dell’esito di un referendum rapidamente approvato dalla comunità internazionale, si è affrancato dalla Serbia il 3 giugno 2006.

Timor Est, primo stato indipendente del XXI secolo

Particolare la storia di Timor Est, nel Sud-Est asiatico. Colonia portoghese dal 1500 al 1975, una settimana dopo essersi sganciato dal controllo lusitano, è stato invaso dall’Indonesia, che lo ha incorporato come provincia aggiuntiva. Solo nel 1999, tramite referendum, è riuscito a diventare Stato autonomo. Il verdetto ha scatenato un’ondata di violenze che ha richiesto l’intervento della diplomazia internazionale, procastinando la proclamazione dell’indipendenza al 2002. E diventando, così, la prima nazione a ottenerla nel XXI secolo.

Il complesso cammino di Palau verso l’indipendenza

Palau, arcipelago dell’Oceano Pacifico, nel corso della sua storia è stato colonizzato da diversi Paesi. Dapprima la Spagna, poi la Germania, successivamente il Giappone durante la prima guerra mondiale e, infine, gli Stati Uniti. Quando buona parte delle isole del Pacifico si sono unite per formare la macroregione della Micronesia, Palau ha scelto un cammino autonomo, ufficializzato nel 1994.

Eritrea, da colonia a realtà politica protagonista

Dopo 46 anni di militanza nella Federazione di Eritrea ed Etiopia, l’Eritrea è stata proclamata stato indipendente nel 1993. Prima ancora, era stata governata dal Regno d’Italia e, nel corso della seconda guerra mondiale, dalla Gran Bretagna. Che ne conservò il dominio fino al 1950, quando l’imperatore Haile Selassié convinse gli Stati Uniti e l’Onu della validità della rivendicazione del territorio da parte dell’Etiopia. 

Repubblica Ceca e Slovacchia la fine della federazione cecoslovacca e l’inizio di un nuovo corso

La Repubblica Ceca è diventata uno stato autonomo nel 1993, con la pacifica scissione della Cecoslovacchia. Oggi fa parte di Onu, Unione Europea, Ocse e Nato. Come nel caso della Repubblica Ceca, anche la Slovacchia è una repubblica autonoma dal 1993, con la separazione dalla Federazione cecoslovacca, ed è membro della Nato, dell’Ue, dell’Organizzazione Mondiale del Commercio e di quella per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.