ViscoBus

Gianfranco Ferroni
10/01/2022

Preoccupata dal diffondersi del Covid, la Banca d'Italia istituisce un bando di gara da 4,5 milioni di euro per il trasporto in sicurezza dei suoi dipendenti.

ViscoBus

Già le chiamano “Autolinee Visco”. Alla Banca d’Italia non devono fidarsi del trasporto pubblico capitolino e regionale: così a Palazzo Koch, sede dell’istituto guidato dal governatore Ignazio Visco, è stato ideato un bando di gara, con scadenza il prossimo 28 gennaio, per noleggiare un gran numero di autobus con conducente per «le esigenze di mobilità dell’amministrazione centrale». Complice l’emergenza Covid, per non diffondere la variante Omicron tra il personale, la Banca d’Italia vuole fornire un collegamento casa-lavoro ai dipendenti, mettendo sul piatto una somma che supera i 4,5 milioni di euro, per la precisione 4.583.908 euro più Iva, un importo «stimato in modo prudenziale», si legge nel bando: si richiedono «servizi continuativi (dal lunedì al venerdì delle giornate non festive) finalizzati ad agevolare lo spostamento dei dipendenti addetti al Centro Donato Menichella di Frascati».

bankitalia e il bando per far viaggiare sicuri i dipendenti
La sede della Banca d’Italia (da Twitter)

Trasporto sicuro con 34 autobus per il personale di via Nazionale

L’istituzione fa presente che «possono usufruire del servizio, previa autorizzazione della Banca, anche i dipendenti delle ditte fornitrici che comprovino eventuali necessità legate a gravi motivi di salute o di famiglia», allargando così la platea dei viaggiatori. Fanno parte del bando anche i «servizi occasionali, che la Banca può richiedere per soddisfare esigenze occasionali e temporanee di trasporto nell’ambito di tutto il territorio nazionale». L’elenco delle prestazioni richieste prevede, per l’esecuzione dei servizi, una flotta composta «da almeno 34 autobus, di cui 28 per i servizi continuativi e sei per i servizi occasionali; tale quantitativo, che include anche eventuali autobus di riserva, è idoneo ad assicurare, indipendentemente dalle condizioni di traffico, il puntuale rispetto degli orari di partenza delle corse. Dovranno essere rispettati, in particolare, i punti di raccolta, gli itinerari, le fermate intermedie previste e ogni altra condizione e modalità relativa ai servizi». Le tariffe previste? Per i servizi occasionali, fino a 2 ore, 100 euro a singola corsa per un mezzo da 18 posti, quindi 168 euro a corsa se il servizio è maggiore di 2 e fino a 4 ore, 293 a corsa se maggiore di 4 e fino a 8 ore. In quest’ultimo caso, se il bus è da 54 posti si sale a 365 euro a corsa. Cifre che senza dubbio invogliano le ditte di trasporto con mezzi granturismo a partecipare alla gara. Tra i dettagli indicati, «gli autobus dovranno stazionare nel punto di raccolta con congruo anticipo rispetto all’orario previsto per la partenza della corsa ed esporre sul parabrezza un cartello a stampa di adeguate dimensioni, recante la scritta ‘Banca d’Italia’ e l’indicazione del servizio da effettuare. Ai fini della verifica del regolare svolgimento del servizio (geolocalizzazione) e della rilevazione automatica del numero di utenti nonché di altre attività di controllo sull’utilizzo delle navette, la società dovrà consentire l’installazione a bordo dei propri mezzi dei dispositivi forniti da una società esterna incaricata dalla Banca, che assicurerà i servizi di cosiddetto fleet management». In tema di modalità dell’esecuzione del servizio, «la società si obbliga a destinare allo svolgimento dei servizi continuativi e occasionali autobus aventi le seguenti caratteristiche: di categoria “turismo”; in perfetto stato di marcia e sottoposti alle revisioni obbligatorie con esito positivo; immatricolati per la prima volta dopo il 30.6.2017; muniti dei presidi di sicurezza previsti dalla vigente normativa; dotati di comfort di elevata qualità e tenuti in condizioni tali da assicurare un trasporto confortevole; equipaggiati con impianto di climatizzazione efficiente; tenuti in condizioni di pulizia tali da garantire il decoro del mezzo e la salubrità dei trasportati».

Covid: bankitalia e il bando per far viaggiare sicuri i dipendenti
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco (Getty Images).

Obbligo di riservatezza per il trasportatore e gli autisti 

Non solo: la società che curerà i trasporti dovrà «mantenere riservati e non divulgare i dati, le informazioni e la documentazione di cui vengano in possesso i propri dipendenti o gli autisti o altro personale chiamato a svolgere i servizi oggetto del contratto, adottando tutte le misure necessarie ad evitarne l’accesso da parte di terzi e non utilizzandoli per fini diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione delle prestazioni contrattuali». In sostanza, spiega una fonte di Palazzo Koch, «se a bordo di un mezzo un autista trova un telefono cellulare o una cartellina con dei documenti, guai a chi sbircia all’interno. E guai pure a chi sente le conservazioni tra i passeggeri». Equiparando di fatto i dipendenti della Banca d’Italia a quelli dei servizi segreti. Vista la perfezione del bando, attento a ogni dettaglio, prevedendo anche forti penali in caso di ritardi e servizi non all’altezza, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti non potrebbero affidare il servizio del trasporto pubblico romano e regionale alla Banca d’Italia?