Banca Generali e Stefano Guindani, scatti verso la sostenibilità

Matteo Innocenti
25/05/2022

Il partenariato per lo sviluppo al centro di BG4SDGs - Time To Change, progetto fotografico che indaga ogni mese sullo stato dell’arte dell’Agenda Onu 2030. Sesta tappa il Kenya.

Banca Generali e Stefano Guindani, scatti verso la sostenibilità

Nato per raccontare lo stato dell’arte dell’Agenda Onu 2030, che prevede 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, BG4SDGs – Time To Change è un progetto fotografico di Banca Generali e Stefano Guindani: arrivato al sesto appuntamento, da un lato punta a evidenziare l’azione negativa dell’uomo sull’ambiente e sulla comunità, dall’altro come lo stesso genere umano abbia invece una straordinaria capacità di recupero attraverso soluzioni innovative e sostenibili. Nella sua ricerca, Guindani sta viaggiando anche oltre i confini italiani per documentare casi critici e situazioni di eccellenza in tutto il mondo, affiancato dall’antropologo Alberto Salza.

Istantanee dal Kenya

L’ultima tappa di Guindani è stato il Kenya e per la precisione l’estremo nord del Paese, dove il deserto del Chalbi si distende in un’arida pianura di sassi e polvere. È qui, in una delle zone più inospitali di tutta l’Africa, che alcune tribù di etnia Gabra hanno costituito un piccolo villaggio chiamato North Horr. I suoi abitanti vivono quasi esclusivamente di pastorizia, ma il cambiamento climatico, che sta rendendo rarissime le precipitazioni, sta portando alla morte un numero sempre maggiore di animali. Senza acqua non c’è vita: per fortuna, North Horr è diventato teatro di uno degli esempi di cooperazione internazionale più efficaci.

Banca Generali e Stefano Guindani, scatti verso la sostenibilità: il progetto fotografico BG4SDGs - Time To Change.
Abitanti del piccolo villaggio di North Horr.

L’intervento di Amref a North Horr

In questo complicato contesto, Amref ha infatti dato vita al progetto Heal, che punta a cambiare radicalmente il rapporto di interdipendenza tra uomo e ambiente, traghettando North Horr verso soluzioni di sviluppo sostenibile. Uno dei cardini di Heal è legato all’adozione di una piattaforma multiutente per la prevenzione dei rischi meteorologici, che sfrutta sensori indossati da abitanti, scienziati, ricercatori e personale delle Ong operative nell’area. Una serie di stazioni meteorologiche analizzano i dati raccolti che vengono spiegati ai pastori, i quali possono gestire più responsabilmente il proprio bestiame. Oltre a questo, Heal ha già portato a North Horr un presidio permanente di assistenza sanitaria. E poi c’è l’aspetto culturale del progetto, che tramite la conoscenza odierna punta al superamento di usanze e superstizioni tramandate da secoli in questa zona.

Banca Generali e Stefano Guindani, scatti verso la sostenibilità: il progetto fotografico BG4SDGs - Time To Change.
Il deserto del Chalbi è una delle zone più inospitali di tutta l’Africa.

Le altre tappe del progetto

In Kenya, l’obiettivo di Guindani si è posato in particolare sul Sustainable Development Goal numero 17 dell’Agenda Onu 2030: “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”. Un obiettivo complesso, che racchiude tutti gli altri 16. Come detto, quella di North Horr è stata la sesta tappa del viaggio del fotografo e di Banca Generali. La prima è stata Milano, dove Guindani ha fotografato il lavoro di Ecopneus, azienda che punta al rintracciamento, alla raccolta e al trattamento di una delle maggiori fonti di inquinamento del nostro pianeta: i pneumatici fuori uso. Poi è volato all’estremo nord, alle Isole Svalbard, in Norvegia, dove a causa del riscaldamento climatico non ha trovato le millenarie distese di ghiaccio, ma volpi bianche che non riuscivano più a mimetizzarsi, sullo sfondo marrone intenso di pareti rocciose. Il viaggio di Guindani è continuato ad Abu Dhabi, per una tappa dedicata a uguaglianza di genere e emancipazione femminile: qui l’incontro con la pilota italiana Francesca Pardini, che insegna la guida alle donne saudite. Tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu c’è poi il benessere a tutte le età: Guindani ha fotografato in Turchia lo yogi 97enne Kazim Gürbüz, che ha elaborato una disciplina di mosse e posizioni chiamata Yoki. E poi è tornato in Norvegia, questa volta a un centinaio di chilometri da Oslo, dove svetta il Mjøstårnet, ovvero il grattacielo costruito interamente in legno più alto al mondo, straordinario esempio di architettura sostenibile. BG4SDGs – Time to Change proseguirà ora per altri undici mesi, al fine di approfondire tutti i 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Gli scatti sono disponibili sui canali Instagram di Stefano Guindani e Banca Generali.

 

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