Dieci giorni fa un bambino di 10 anni di Scafati (SA), Pasquale, aveva gettato una bottiglia di alcol sul camino della propria abitazione per accenderlo. Una fiamma di ritorno lo ha colpito, ustionandolo gravemente. Ieri sera è morto all’Ospedale Santobono di Napoli.
Bambino morto a Scafati
In un attimo le fiamme hanno bruciato i vestiti del piccolo, raggiungendo la pelle, travolgendolo e ustionandolo per l’80 per cento del corpo. I genitori avevano provato in tutti i modi a soccorrerlo, poi il ricovero all’ospedale pediatrico.
Dopo 10 giorni di ricovero nel nosocomio, il bimbo è deceduto nonostante le tre operazioni subite alle quali era stato sottoposto dai sanitari per salvargli la vita. Purtroppo le ustioni erano molto estese e molto profonde in tutta la parte anteriore del corpo, dalla fronte ai piedi, e i tre interventi chirurgici non hanno potuto evitare il tragico epilogo.

Lo staff era ricorso alla chirurgia per eliminare i tessuti morti, ma sembra che le terapie infusive e le cure antibiotiche massicce non abbiano dato i risultati sperati. Poche ore fa è sopraggiunto uno choc settico che ha condotto alla morte il piccolo.
Paole di cordoglio e grande dispiacere sono stati espressi in queste ore dalle equipe mediche e chirurgiche che lo hanno avuto in cura in questi nove giorni.
Le parole del sindaco Salvati
Anche il sindaco di Scafati Cristoforo Salvati ha espresso l’enorme cordoglio per la tragedia avvenuta ai genitori del piccolo Pasquale: «Ci sono tragedie che non hanno una spiegazione. La morte del piccolo Pasquale mi ha distrutto». Ha poi proseguito nel suo messaggio sui social con un saluto particolare al piccolo: «Non trovo le parole per la famiglia, non saprei cosa dire, io stesso non ho trattenuto le lacrime. Ciao piccolo Pasquale, sarai grande tra gli angeli».