Non amo ballare. È bella ma non balla. Per anni ho creduto che in questo modo di dire, ‘balla’ stesse per menzogna o per il pittore futurista Giacomo. Il mare di fine settembre è il manifesto fu turista. In quel magnifico crogiolo di sedimenti che è La messa è finita di Moretti, si piange quando Don Giulio balla con la sorella e la madre col padre sulla voce di Lauzi e Ritornerai. Quella scena m’incanta e puoi solo dire ‘oh’. Ecco il palindromo: “I balli sono monosillabi”. Potrei ballare solo da sbronza ma gira tutt’intorno la stanza mentre si danza. L’etilica è quasi anagramma di ellittica, non per niente. Il formaggio regalato dai pastori con cui lavoro sovente ti ferisce la lingua ma poi ingolli il vino regalato dai pastori con cui lavoro e la lingua guarisce e anche la testa e gli occhi e le orecchie guariscono e i sensi tutti e tutto ha un senso.
Mi concede questo callo?
LA POSTA AL CUORE. In quel magnifico crogiolo di sedimenti che è La messa è finita, si piange quando Don Giulio balla con la sorella e la madre col padre. Ecco il palindromo: “I balli sono monosillabi”.
