Chi ha già fatto un’esperienza di whale watching, conosce bene il silenzio improvviso che cala tra i partecipanti, quando qualcuno coglie un colpo di coda distinto o avvista uno spruzzo di acqua sospesa nell’aria. Tutti tacciono, e dopo l’apparizione della balena, si levano grida di gioia e ci si abbraccia festosamente. Questa tipica scena ha un carattere diverso, se si svolge al largo di Húsavík, nel nord dell’Islanda. Qui, le urla di gioia e di euforia sono l’unico suono, perché l’avvistamento avviene a bordo di una barca a propulsione elettrica, quindi perfettamente silenziosa, un modello progettato appositamente in quella località e proprio per l’osservazione delle balene.
Barche a emissioni zero per osservare le balene
L’imbarcazione è nata da un’idea di North Sailing, la compagnia che, nel 1995, è stata pioniera del whale watching in Islanda: prima di allora, l’unico valore attribuito ai cetacei era quello di essere una fonte di cibo, da spedire soprattutto in Giappone. Da allora, la città di Húsavík è diventata la “capitale delle balene d’Islanda” e la compagnia si è impegnata a realizzare mezzi a emissioni zero per avvicinarsi alle balene. «Abbiamo investito in un progetto per convertire una delle nostre barche a vela, fornendola di un motore elettrico anziché diesel, in modo che potesse utilizzare solo l’energia eolica e la batteria», ha spiegato al Guardian Aggi Arnarson, di North Sailing. A quella prima barca, chiamata Opal, si è ora aggiunta Andvari. In una meravigliosa inversione di utilizzo, questa ex baleniera, con motore non più diesel, ora porta silenziosamente le persone a catturare le balene con le videocamere anziché con gli arpioni. Entrambe le imbarcazioni usufruiscono della stessa energia idroelettrica e geotermica, rinnovabile al 100 per cento, che alimenta la maggior parte dell’Islanda.
Il silenzio fa bene ai passeggeri e alle balene
È stato notato che non sono solo i passeggeri e l’equipaggio a beneficiare di un motore elettrico. Anche le balene mostrano meno segni di stress se le acque sono meno rumorose. «Ho visto le balene avvicinarsi molto e rimanere più a lungo», ha raccontato Roderick, un costruttore di barche che è arrivato in Islanda diversi anni fa dalla Svizzera e non se n’è mai andato. Ogni anno, per vedere le balene, raggiungono Húsavík circa 300 mila persone: un numero equivalente quasi all’intera della popolazione dell’Islanda.