Caso surreale a Vittoria, in provincia di Ragusa: una badante ha incassato la pensione di un’anziana morta da 10 anni. Sembra proprio che la badante abbia sottratto in questo tempo una somma totale di circa 150mila euro di contributi di pensione. Gli agenti della Guardia di Finanza indagano per far luce sulla vicenda e chiarire tutti i dettagli.
La truffa della badante di Vittoria, in provincia di Ragusa
La badante che ha incassato la pensione prestava assistenza alla donna morta circa 10 anni fa. Infatti, l’anziana ha perso la vita nel maggio del 2012 e gli accrediti fraudolenti sarebbero partiti da giugno 2012. I finanzieri del comando di Ragusa, dopo aver effettuato diverse analisi e controlli, sono riusciti a scoprire che la badante continuava a percepire la pensione della donna per una somma complessiva di 154.450 euro. La donna, originaria di Vittoria, aveva la delega per compiere delle operazioni finanziarie sul conto corrente dell’anziana signora e per questa ragione aveva libero accesso ai suoi fondi, inclusi i contributi della pensione. Contributi che per errore sono stati accreditati per anni dopo la morte della donna e che venivano puntualmente utilizzati dalla badante. Alla base dell’errore comunque, ci sarebbe la mancata trascrizione del certificato di morte all’INPS a causa di un errore nel sistema informatico. Ora l’ex badante è stata denunciata per appropriazione indebita. Per questa ragione, i suoi conti correnti e gli immobili a lei riconducibili sono stati sequestrati.
Non sempre incassare la pensione di un defunto è reato
Anche se può sembrare strano, incassare la pensione di una persona defunta, come nel caso della badante di Vittoria, non sempre è un reato. È quello che dice la Cassazione con la sentenza della VI Sezione penale del 20 maggio 2021. Affinché non costituisca reato, la pensione deve essere versata su un conto cointestato con il coniuge della persona defunta.