Babbo Natale ancora al centro delle polemiche. Dopo lo spot Lgbt in Norvegia, la versione con il tutù di Modena e l’uomo che vestito da Santa Claus chiede il porto d’armi in Colorado, ora ci si è messo anche il vescovo di Noto, Antonio Staglianò. «Babbo Natale non esiste», ha detto il prelato durante una messa celebrata a ridosso delle festività, provocando lo sgomento dei bambini presenti e le proteste dei loro genitori. La replica non si è fatta attendere ed è stata sulla falsariga di quanto proferito durante l’omelia: «I bimbi sanno che Babbo Natale è papà o lo zio. Quindi nessun sogno infranto».
«Babbo Natale non esiste», la rivelazione durante l’omelia
Nel corso dell’omelia “incriminata”, dopo la rivelazione sulla non esistenza di Babbo Natale, il vescovo Staglianò aveva aggiunto: «Il rosso del vestito che indossa è stato scelto dalla Coca-Cola esclusivamente per fini pubblicitari», concetto ribadito poi nella replica, nel corso della quale ha puntato il dito contro il lato commerciale del 25 dicembre. «Ho detto che Babbo Natale non è una persona storica, a differenza di San Nicola da cui è stato tratto il personaggio immaginario. Ho spronato i più giovani ad avere di Babbo Natale un’idea più incarnata per poter vivere meglio l’attesa e soprattutto lo scambio dei doni. Se Babbo Natale è San Nicola, i bambini dovrebbero aprirsi ad un sentimento di vicendevole aiuto, alla solidarietà dei doni verso i bimbi più poveri», ha dichiarato il vescovo di Noto.

«Babbo Natale non esiste», la replica ai genitori
Il prelato si è soffermato sul suo ruolo: «Il nostro compito è annunciare la carità evangelica, anche attraverso questi simboli della cultura popolare. È una via per fare “pop-theology” e recuperare il senso vero della tradizione cristiana del Natale. Per il resto, i bimbi sanno che Babbo Natale è papà o lo zio. Quindi nessun sogno infranto». A questo punto si è reso necessario un intervento “dall’alto”. «Esprimo anzitutto, a nome del vescovo, il dispiacere per questa dichiarazione che ha generato delusione nei più piccoli», ha dichiarato don Alessandro Paolino, responsabile per le Comunicazioni sociali della Diocesi di Noto. «Le intenzioni di monsignor Staglianò erano ben altre, quelle cioè di riflettere con maggiore consapevolezza sul senso del Natale e delle belle tradizioni che lo accompagnano».