Autodromo di Monza, 100 anni fa il primo Gran Premio d’Italia
Vinse Pietro Bordino, al volante di una Fiat 804. Centomila spettatori sugli spalti, nonostante la pioggia: “Tempio della Velocità” fin dal suo battesimo.
Questo fine settimana, proprio in occasione del Gran Premio d’Italia di Formula 1, si celebrano i 100 anni dell’Autodromo di Monza, il secondo più antico al mondo dopo quello Indianapolis (1909) negli Stati Uniti. È qui, nel “Tempio della velocità”, che sono stati corsi 87 GP d’Italia su 92 totali: il primo fu disputato il 10 settembre 1922.
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— Autodromo Nazionale Monza (@Autodromo_Monza) July 18, 2022
Primo Gran Premio d’Italia a Monza, nelle prove la morte del pilota Kuhn
È trascorso dunque esattamente un secolo da quando il nuovissimo Autodromo di Monza fu teatro del Gran Premio d’Italia: il secondo in assoluto (era stato disputato già nel 1921 sul tracciato di Montichiari), il primo sul circuito brianzolo. Che una settimana precedente aveva ospitato la gara inaugurale, un GP Voiturette 1500 cc. 80 giri, su una pista lunga 10 chilometri, composta dall’originale ovale ad alta velocità di 4,5 e dal circuito asfaltato di 5,5. Le vetture montavano un motore da due litri: erano 39 le auto iscritte, ne partirono appena otto. Le prove libere furono funestate dalla morte di Fritz Kuhn, pilota e collaudatore della Austro-Daimler finito fuori pista a causa della rottura dei raggi di una ruota. La vettura si ribaltò: niente da fare per Kuhn, più fortunato il meccanico Fiedler, che se la cavò con gravi ferite.

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Primo Gran Premio d’Italia a Monza, trionfo targato Fiat
Come detto, partirono in otto: tre Fiat, due Diatto e Heim, una Bugatti. Assenti le tedesche Benz e Mercedes: le vetture non erano pronte a causa dello sciopero dei metalmeccanici che durava da tre mesi in Germania. Austro-Daimler ritirò invece le proprie auto per rispetto nei confronti di Kuhn. Nonostante la pioggia, erano 100 mila gli spettatori a gremire gli spalti. Partenza prevista per le 9 e poi ritardata di mezz’ora, per problemi tecnici: la gara fu letteralmente dominata dalle Fiat 804: primo Pietro Bordino, secondo Felice Nazzaro. Poi, staccato di ben quattro giri, Pierre de Vizcaya su Bugatti T30. Tra l’altro, furono i soli tre piloti a concludere la gara.
