Le auto coinvolte nell’incidente in mezzo alla carreggiata, il tentativo di evitarle e la sterzata improvvisa: sarebbe questa la prima ricostruzione della dinamica che ha causato l’uscita di strada dell’autobus finito prima contro il guardrail e poi nella scarpata. A rallentare e a frenare la caduta sono stati degli alberi, che hanno evitato un aggravio del bilancio finale di un morto e ben 25 feriti.

Autobus nella scarpata: la testimonianza di una passeggera sopravvissuta
Sospeso a mezz’aria: l’autobus finito nella scarpata, dopo l’uscita di strada, è rimasto in equilibrio solo grazie agli alberi che hanno frenato la caduta. E’ stato in quel frangente che, come dichiarato da una passeggera, «Siamo strisciati fuori dal bus, vivi per miracolo». Laura, aviere originaria di Brindisi, come riportato dall’Ansa, era seduta in coda al bus e al momento dello schianto dormiva come diversi altri passeggeri: «Appena il tempo di riaprire gli occhi prima di ritrovarci, uno sull’altro, nella scarpata. Strisciando nello spazio lasciato dal bus inclinato siamo riusciti ad uscire, uno alla volta. Soltanto dopo, quando abbiamo visto lo scenario dell’incidente, abbiamo realizzato di essere tutti scampati alla morte».
La dinamica dell’incidente ad Avellino
L’incidente è avvenuto in provincia di Avellino, nella notte di sabato: il mezzo stava percorrendo l’autostrada A16 Napoli-Canosa, all’altezza di Vallesaccarda. Il bus si sarebbe trovato davanti altre sei automobili scontratesi poco prima. La vittima dell’incidente è un uomo ivoriano, venditore ambulante, che era alla guida di una delle automobili del primo incidente. A bordo vi erano 38 passeggeri e i due autisti. La vittima è un uomo ivoriano, mentre la persona che viaggiava insieme a lui è ricoverato in prognosi riservata.