Stefano Iannaccone

Stefano Iannaccone. Irpino di nascita, classe '81, giornalista e scrittore. Mi aggiro per i Palazzi istituzionali, in particolare Montecitorio. Quindi, le inchieste sugli sprechi, la politica in ogni sua sfaccettatura sono alla base del mio lavoro. Ma il mio sogno è di seguire, da inviato, un Giro d'Italia. Finora (spero che ce ne siano altri) ho scritto cinque libri. L'ultimo è un romanzo, intitolato, Piovono bombe (edito da Les Flâneurs).
Pd, primi malumori verso Schlein: troppi posti ai bonacciniani
Pina nel fianco
«Chi ha vinto, noi o loro?». Ai fedelissimi di Elly non va giù la distribuzione di ruoli agli sconfitti alle Primarie: Bonaccini (che parla già da co-leader) presidente, Picierno probabile vice-segretaria. Alla faccia del cambiamento. E i capigruppo? Potrebbero essere premiati Bonafè o Alfieri. Ma quanti scricchiolii fra le correnti.
Pd, niente guerriglia interna di Bonaccini contro Schlein
Ramoscelly d'ulivo
Anche dietro le quinte dell'assemblea nazionale del Partito democratico Bonaccini promette lealtà a Schlein: niente logoramento né barricate da minoranza. Spiazzata la corrente degli ex renziani Guerini e Lotti. Mentre la segretaria pensa a Quartapelle o Bonafè come capogruppo alla Camera.
Da Gori a Decaro e Nardella: i bonacciniani tendono una mano a Schlein
You are my Sunschlein
Nel Pd è già cominciato il salto sul carro di Elly Schlein. Da Gori a Nardella e Decaro fino a Lo Russo, gli amministratori locali supporter di Bonaccini ora tendono una mano alla nuova segretaria. E c'è chi profetizza rapide e numerose conversioni anche in parlamento.
Ansfisa ancora senza direttore: il pasticcio di Salvini e Rixi
Mit stop
Dopo il dietrofront di Carpaneto su cui pesava l'ombra del conflitto di interessi, l’Ansfisa non ha ancora un direttore e va avanti in regime di ordinaria amministrazione. Il dossier gestito da Salvini e Rixi è rimasto incagliato nello spoils system. E la sicurezza di ferrovie, strade e autostrade resta per ora uno slogan.
Pd-Terzo polo, quali sono le reali chance di dialogo tra Schlein e Calenda
Elly e le storie tese
Sul salario minimo Schlein e Calenda provano ad avvicinarsi. Ma dietro c'è sempre l'ombra di Renzi e di ciò che rappresenta, a partire dal Jobs Act. E anche sull'inceneritore di Roma dem e Azione non vanno d'accordo. I margini di manovra di una trattativa tra Pd e centristi.
Piantedosi e non solo: i ministri di Lega e Forza Italia che irritano Meloni
Piante-grane
Dopo le improvvide frasi sui migranti del titolare del Viminale Piantedosi, Fratelli d'Italia in Senato ha chiesto un chiarimento. Ma prima c'era stato l'imbarazzante Valditara sugli studenti. Per non parlare di Pichetto Fratin, ormai quasi commissariato. Così la Meloni si deve guardare dagli alleati di governo.
Dai capigruppo ai governatori: i primi scossoni dell'era Schlein
Aula e Chiara
La rivoluzione di Elly Schlein parte dai capigruppo. Alla Camera la partita è tra Braga e Gribaudo. Al Senato in pole resiste Boccia. Scendono le quotazioni di Di Biase e Zingaretti. Mentre fuori dai Palazzi, De Luca ed Emiliano difficilmente correranno per un terzo mandato in Campania e Puglia. Lo scenario.
Elly Schlein, la nuova segreteria Pd tra Ditta e rinnovamento
Ditta e rovescio
Il portavoce Alivernini, l'uomo macchina Righi, Furfaro vice. Le donne Muroni, Braga, Gribaudo e Di Biase, cioè lady Franceschini, a scalare le gerarchie. Le Sardine, ma anche i "grandi vecchi" Boccia, Provenzano e Zan in squadra. Incognita Zingaretti, Barca il principale pensatore. Tutti i nomi del cerchio magico di Schlein.
Primarie Bonaccini-Schlein, chi sta con chi dentro il Pd
Lui, Elly e gli altri
Prodi e D'Alema con Schlein, Veltroni propende per Bonaccini. Per lei anche i pezzi grossi del partito: Orlando, Zingaretti, Boccia, Franceschini. Mentre gli amministratori locali tifano (quasi) tutti il governatore: Emiliano, De Luca, Decaro, Nardella, Gualtieri. La mappa degli endorsement dentro il Pd.
Primarie Pd, Elly Schlein e la variabile Ztl
ZtElly
Schlein batte Bonaccini a Milano e Roma. La zona Ztl si conferma fortino della sinistra-sinistra. Una tendenza che potrebbe ribaltare i pronostici alle Primarie del 26 febbraio. Perché a votare ai gazebo storicamente è proprio chi vive in centro.
Gse, la mossa del governo che amplia i poteri al leghista Arrigoni
Lacrime mie o lacrime CO2
Su pressione di Salvini, il governo ha aumentato responsabilità e risorse al Gestore servizi energetici, dove è stato appena piazzato l'ex senatore del Carroccio Arrigoni. Che per ridurre le emissioni inquinanti avrà a disposizione 2 miliardi di euro da qui al 2036. Ridimensionato il ruolo del ministro forzista Pichetto Fratin.
Regionali, tutte le scuse degli sconfitti
Colpa da maestro
Per Calenda la responsabilità è degli elettori. Moratti chiama in causa il freddo. Majorino punta il dito contro l'assenza di leadership nel Pd. Mentre D'Amato lancia una frecciata al M5s. Per Conte nulla di nuovo: il Movimento alle Regionali è abituato a perdere. Le giustificazioni degli sconfitti.