Stefano Grazioli

Stefano Grazioli è nato a Sondrio nel 1969. Dopo la maturità classica al Liceo Piazzi ha studiato a Berlino e Milano, laureandosi in Scienze Politiche all'Università Cattolica. Dal 1993 ha lavorato in Germania per media italiani e tedeschi, prima di trasferirsi in Austria, dove nel 1999 ha conseguito il Master in European Journalism alla Donau Universität. Da oltre vent'anni si occupa di spazio postsovietico come autore freelance per testate italiane e straniere. Ha lavorato a Colonia, Vienna e Kiev. È autore di diversi saggi. Ora vive tra Bonn, Mosca e Sondrio.
Germania, la recessione alle porte e i rischi della guerra energetica
Olaffanno
L'inflazione che vola al 7,9 per cento, la stretta dipendenza dal gas russo, la crescita che tornerà solo nel 2024. Così anche i solidi tedeschi stanno sprofondando. Nonostante pacchetti di aiuti da 30 e 65 miliardi. Berlino si prepara a un Natale di risparmi.
Guerra in Ucraina, lo stallo militare e le previsioni per l'inverno
Il generale inferno
Kyiv, armata dall'Occidente, vuole riprendersi tutti i territori persi. Mosca è pronta a difendere la Crimea a qualsiasi costo. Uno stallo che peggiorerà con l'arrivo del freddo. Ormai l'ipotesi di una guerra di logoramento destinata a durare anni è sempre più probabile. Il punto.
Ucraina, al via il piano di privatizzazioni di Zelensky
Saldi nel buio
È iniziata la prima fase di privatizzazioni dell'Ucraina e a breve saranno messe sul mercato anche le grandi società statali. Nei fatti Zelensky e il governo Shmyhal rischiano di svendere gli asset di un Paese destinato al default. E salvato per ora dai creditori internazionali.
Zaporizhzhia, l'arma energetica di Putin minaccia l'Ucraina e l'Europa
Zaporizhia mon amour
In vista dell'inverno e con la guerra del gas in corso, la centrale nucleare ora sotto ispezione dell'Aiea torna a essere un'arma strategica nelle mani di Putin. Che minaccia di lasciare al freddo l'Ucraina e l'Europa. Il punto.
Ucraina, i motivi delle epurazioni di Zelensky
Giù la testa
Man mano che la guerra continua e la Russia avanza, i mali cronici dell'Ucraina riemergono. Così Zelensky sacrifica capri espiatori come il vecchio amico Bakanov e la procuratrice Venediktova accusati di collaborazionismo. Ma questo è solo l'inizio.
La Germania intravede la recessione e rimpiange già il nucleare
Cogli l'atomo
Lo shock dovuto allo stop del gas dalla Russia preoccupa i tedeschi. Finisce nel mirino l'impulsivo abbandono delle centrali atomiche voluto da Merkel sulla scia di Fukushima. E c'è chi, come il governatore della Baviera, chiede di ripensarci.
Perché il Tagikistan è un alleato strategico per la Russia
Asia da prestazione
Nonostante sia povero e privo di risorse, il Tagikistan è un alleato strategico per Mosca. Per controllare le possibili infiltrazioni terroristiche e per mantenere l'equilibrio nell'area, dove la Russia convive con la Cina.
Come Putin ha rafforzato l’asse coi Paesi satelliti orientali
Stan e odio
La guerra in Ucraina ha scavato un fosso tra la Russia e l'Occidente, ma ha avvicinato Mosca ai player regionali. Kazakistan e Uzbekistan pendono sempre più verso il Cremlino, che ha un ruolo importante anche nei conflitti in Transnistria e in Ossezia e Abcasia. La sfera di influenza dello zar a Est.
Perché la Germania non vuole e non può tagliare i ponti con la Russia
Germania anno zar
Il blocco del gas russo causerebbe un crollo di oltre il 10 per cento del Pil tedesco. Per questo Berlino non intende tagliare definitivamente i ponti con Mosca. Anche per evitare di stravolgere gli equilibri europei e transatlantici.
l'avvicinamento dell'Ucraina all'Unione europea
La sirena di Bruxelles
La promessa di entrare nell'Ue fatta a Zelensky dai leader europei ha il valore di una pacca sulla spalla. Per anni, prima dell'invasione russa, Kyiv ha congelato le riforme necessarie per l'adesione. Dalla quale fu a un passo solo nel 2013. Ora potrebbe essere troppo tardi.
Guerra in Ucraina, perché la Romania è un alleato ideale per gli Usa
Romania mia
La presenza del presidente Iohannis a Kyiv insieme con Draghi, Macron e Scholz non era casuale. Bucarest rappresenta la nuova Europa, più dura nei confronti di Mosca e più vicina a Washington. Di cui ora più che mai è alleata strategica.