Paolo Madron

Silvio Berlusconi morto, la trasformazione di un Paese e una mesta uscita di scena
Ei fu
Con la morte di Berlusconi se ne va l’uomo che ha stravolto di più la politica, l'economia e l’immaginario collettivo dell'Italia, che a lui deve una mutazione antropologica. Lascia un impero mediatico pieno di dubbi e un partito che sparirà con lui. Maestro dei folgoranti inizi, poteva ritirarsi e restare padre nobile della destra. Ma ha cercato il mito dell'eterna giovinezza.
I tormenti su Ita e Tim, gli scontri tra Elkann e gli incroci Cairo-Mediaset: tutti i vizi del capitalismo
Vizio Capitale
Se lo Stato se la passa male alle prese con vicende mal gestite e senza fine tipo Ita e Tim, tra privati le cose non vanno meglio. Come dimostra la violentissima lite tra John e Lapo Elkann sulle società di famiglia, Juventus in primis. Mentre sullo sfondo si profila il possibile coinvolgimento di Urbano Cairo in tandem con Vivendi nei futuri assetti di Mediaset.
La Tim ha ricevuto una multa dall'Antitrust per le tariffe alzate agli utenti con la «scusa» di dare più Giga.
Timbarazzo
Il cda dell'ex monopolista dei telefoni calcia la palla in tribuna: c'è ancora un mese per rilanciare le offerte di Kkr e Cdp-Macquarie, ma bisogna fare i conti con le richieste di Vivendi. Il centrodestra, che dava per fatto il passaggio in mani statali, non sa che pesci pigliare. Occhio a non fare la fine di Alitalia e Mps.
Abodi tenta il blitz per cambiare il vertice di Sport e Salute
Lo Sport fa male alla Salute
Alla vigilia di Pasqua il ministro Abodi fallisce il blitz per sostituire Vito Cozzoli alla guida della società controllata dal Mef e cambiarne la governance. Il suo candidato, Francesco Zicchieri, sui social inneggiava al fascismo. Irritazione nella maggioranza: Meloni vuole evitare un altro caso Anastasio.
La lettera di Rachele Silvestri e quel nome che non viene fatto
Quel nome
Ogni omissione è noto alimenta la curiosità e la lettera di Silvestri al Corriere rischia di essere un boomerang. Sappiamo perfettamente chi è l'altra presunta vittima della calunnia, ma per rispetto alle persone cui potrebbe fare male, non ne riveliamo l'identità. Ci pare però codardo aver lasciato il peso di questa vicenda solo sulle spalle della collega di partito.
Regionali in Lombardia, tra astensionismo e consueta caccia al colpevole
I miei alibi e le tue regioni
Quei pochi che sono andati a votare hanno decretato la vittoria indiscutibile della destra. E questo nonostante il disastro della Giunta Fontana nella gestione Covid. Una cosa è certa: l'analisi delle colpe - siano da ricercare nella memoria corta dei lombardi o nel Pd orfano di padre - dimostra la povertà del dibattito politico.
Da Meloni a Conte, da Salvini a Letta: chi sono i vincitori e i vinti del voto
Primadonna
Tra i due sconfitti - Letta e Salvini - e i due vincitori - Meloni e Conte - B è un sopravvissuto. E ora è gregario della destra. Il M5s si impone come il vero terzo polo con buona pace di Calenda e Renzi azzoppati come il Pd dall'agenda Draghi. Come il voto ridisegna gli equilibri.
La paradossale e mesta fine del governo Draghi
Buio mesto
Dopo il gran premio degli errori, compresi quelli del premier, il governo Draghi è al capolinea. Si andrà alle urne già a ottobre, nonostante il contesto internazionale drammatico. Ma il voto è un esercizio di democrazia, e chi lo ha esorcizzato per troppo tempo forse adesso se ne pente.
l'ultima battaglia per Generali
I re Leone
Il corteggiamento è stato asfissiante. Ma alla fine i Benetton hanno deciso: nella battaglia per Generali si schiereranno con Caltagirone e Del Vecchio. Basterà ai due per vincere la sfida? L'annunciata massiccia partecipazione all'assemblea non li fa partire favoriti.
la corsa al Colle e la sconfitta dei leader di partito
Leadershit
L'eventuale Mattarella bis sarà anche una soluzione rassicurante, ma inchioda l'Italia alla condizione emergenziale. E soprattutto sancisce l'inconsistenza dei capi-partito.
Caltagirone lascia il CdA di Generali
Tavola Calta
Dietro il clamoroso addio del costruttore romano dal cda di Generali il timore del possibile concerto tra i soci e l'iscrizione nell'insider list del comitato strategico del gruppo triestino.