Paolo Landi

Governo Meloni, 100 giorni di propaganda sguaiata
Fuga per la littoria
Una narrazione martellante, col solito fare teatrale tipico di Giorgia Meloni, su gas, sondaggi, riforme, immigrazione. Peccato che all'estero non la incensino come sostiene lei. E che su accise, Mes, contanti e balneari ha fatto figuracce e marce indietro. Quanto manca il silenzio quasi assoluto di Mario Draghi.
Il cretino social addicted, che gioca a fare l'intelligente nella propria bolla
Bolla ciao
Siamo tutti inebriati dalla sensazionale opportunità di far conoscere il nostro pensiero ad amici e follower sui social: una gara a chi ce l'ha più lungo, a caccia di like. Pazienza se si comincia a straparlare: qualcuno più carogna di te ti fa credere che sei un genio. E Zuckerberg guadagna con la nostra dabbenaggine da provinciali.
Perché Zelensky fa bene a intervenire a Sanremo
Palchi e colombe
Da Cannes a Sanremo fino a Vogue, Zelensky sceglie ogni mezzo per farsi sentire. Il suo modo di comunicare è l'unico sprazzo di modernità in questa guerra arrugginita come l'imperialismo che l'ha scatenata. Se il problema è il contesto, perché non si alzano barricate contro lo scandaloso infotainment che siamo costretti a sorbirci ogni sera?
Fenomenologia del cretino in azienda, vera piaga del business
Ceo o ci fa?
Consapevole che per far carriera bisogna stare zitti e giocare sull'ambiguità, il cretino ha scalato i vertici delle imprese. Allontanando quelli bravi e cavalcando la rivoluzione digitale. Di solito viene cacciato, quando ormai è tardi, con lauta buonuscita. Profilo di chi è poco skillato, ma si crede più furbo.
L'arresto di Messina Denaro, le intercettazioni, Nordio e Maigret
Maigret tout...
Contro l'abuso delle intercettazioni, non per la loro cancellazione, si batte il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che sospettiamo essere un fan del celebre commissario, mentre negli uffici asettici della polizia giudiziaria un nerd al computer che compone l'identikit dell'assassino inchiodandolo: "Maschio, bianco, eterosessuale...". Proprio come Messina Denaro.
La cretinaggine e il cretino nel giornalismo
Disperato erotico stamp
Ispirandosi a F&L, continua la carrellata di Tag43. Dopo la politica, è il momento del giornalismo. Con la subdola retorica del parlar chiaro lanciata da alcuni 'grandi maestri'. Che dando la stura ai più vieti luoghi comuni, nutrivano qualunquismo, faciloneria, reazioni d'istinto, e demagogia.
Crosetto, Twitter e il senso delle istituzioni
Crosetto o scherzetto?
Saranno le radici Dc, fatto sta che il ministro della Difesa vuole piacere a tutti, a destra e a sinistra. E su Twitter rivendica persino il diritto-dovere alla leggerezza nei momenti di relax. Perché, sostiene, le istituzioni vanno vissute e non interpretate. Un po' come Salvini, quindi. Meglio farebbe a ispirarsi a Draghi. Per la comunicazione, si intende.
I problemi burocratici del nuovo parlamento a misura ridotta
Casta piva
Nel 1985 usciva La prevalenza del cretino, di Fruttero & Lucentini. Trentasette anni dopo a che punto siamo? Tag43 tenta di aggiornare l'insuperabile raccolta con una carrellata di ritratti sull'ottusità contemporanea. Partendo dalla politica. Tra strumentalizzazione delle periferie, qualunquismo e retorica sul radical chicchismo.
Il bus elettorale di Moratti: una moda che (purtroppo) continua
Non bus ultra
Anche Lady Moratti ha ceduto alla tentazione del pullman elettorale per apparire vicina alla gente, inserendosi nella tradizione inaugurata da Prodi, proseguita con Veltroni e, più recentemente, resuscitata in versione elettrica da Letta. Renzi, alternativo, scelse il camper, mentre Berlusconi addirittura una nave. È questa (ahinoi) la politica della mobilità italiana.
Ratzinger e l'oscenità dell'esposizione mediatica delle spoglie
Prendete e postatene tutti
Nell'esposizione delle spoglie di Benedetto XVI c'è un che di osceno. I video amatoriali che indugiano sui particolari della salma si mescolano ai balletti di TikTok. Paradossale come una società che neghi la morte la trasformi in oggetto mediatico.
Da Mattarella alla Meloni: i voti in comunicazione ai politici
Senti chi straparla
Mattarella 10 e lode, ottimi Renzi e Calenda, Di Maio promosso solo perché rimasto in silenzio, Letta poco brillante, La Russa e Conte bocciati, Salvini che non ne azzecca più una e Meloni confusa, tra una contraddizione e l'altra. Le pagelle del 2022 ai politici in materia di comunicazione.
Letizia Moratti casalinga disperata e i danni del marketing populista
La signora della torta accanto
Maglione rosso natalizio e sorriso stiracchiato: Letizia Moratti si snatura facendosi riprendere in cucina, ora che si è scoperta "di sinistra", e quindi non più pret-à-porter ma low cost. Ormai tutti gli spin doctor consigliano la vicinanza alla gente. Però devi essere credibile per convincere le massaie.