«Dobbiamo fare i nostri interessi e non quelli dell’America», si dice. Vero, ma occorre definirli bene, gli interessi. E soprattutto non dimenticare i legami storici tra Europa e Usa.
Sostenere che per occuparsi dei grandi temi l'Ue debba essere una confederazione è come dire che per mettere su una grande squadra di calcio occorrono giocatori dal fiato corto. Una totale contraddizione. Eppure Giorgia Meloni continua a confondere le acque. Preferendo accodarsi a Orban e Kaczynski che seguire la tradizione del Msi.
Davanti alla guerra scatenata da Putin in molti si dicono contro Washington, Nato e Bruxelles. Così però non resta che l’Europa delle piccole patrie. Non sarà che qualcuno vuole, senza saperlo forse, le stesse cose di Mosca?
Quella che Mosca sta conducendo in Ucraina non è una guerra agli Stati Uniti, ma all’Europa. Per questo il Vecchio Continente fa bene a puntare sulla Nato a cui l'appoggio di Washington non manca, nonostante la parentesi di Trump. Ma con giudizio. L'analisi.
I rapporti tra Europa e Russia, con o senza Nato e Usa, non saranno mai semplici fino a quando l'ex Urss continuerà a considerarsi portatrice di una missione imperiale superiore. Tanto da considerare il Vecchio continente una potenziale sfera di influenza. Uno spunto di riflessione per sovranisti e anti atlantisti.
Dalla suggestione del comunismo alla sensazione di isolamento dal resto d'Europa, fino al populismo e al rifiuto della Nato. Italia e Russia sono tenute insieme da un legame antico, per questo condannare Mosca, a destra e sinistra, risulta spesso così difficile.
La guerra di distruzione è l’unica che Mosca sta vincendo. Ed è quella che più di tutte porterà a una nuova cortina di ferro. Lo zar vuole restaurare l'antica grandezza e la Russia sprofonderà in un futuro buio come il suo passato più buio. L'analisi.
L'Argentina dopo la bancarotta del 2001 impiegò 15 anni prima di accedere nuovamente al mercato dei capitali. Per la Russia potrebbe essere anche peggio. L'economia globale ne uscirebbe stravolta. Per questo il default non conviene a nessuno.
In soli 15 giorni la guerra in Ucraina ha rivoluzionato equilibri geopolitici, economia e finanza mondiali. E rimesso in discussione 83 anni di storia. L'analisi.