Lia Celi

Marta Fascina e le altre quasi-mogli della storia: da Bela Rusìn a Françoise d’Aubigné
Fortalamo
Il legame tra Fascina e B. ricorda il matrimonio morganatico in cui la neo-moglie veniva ricompensata con una donazione perché esclusa dai diritti ereditari. In passato toccò a Bela Rusìn con Vittorio Emanuele e a Françoise d’Aubigné con Luigi XIV. Ora alla giovane vedova di Arcore non resta che conoscere la sua morgengabe.
Così berlusconi ha dimostrato l'inutilità della satira l
La buccia del Banana
Nessuno è stato ridicolizzato dalla satira come Berlusconi. E nessuno come lui l'ha ridicolizzata dimostrandone l'inutilità politica. Quando qualcuno grida che il re è nudo e il re, anziché correre a nascondersi, sculetta e si mette in posa, il popolo ride ma alla fine passa dalla sua parte.
Carolina dei delitti, la rivincita della prima signora in giallo italiana 6
Dei delitti e delle penne
«Onesta gallina della letteratura italiana». Così Gramsci bollò Invernizio, regina del feuilletton a cavallo tra 800 e 900. Squalificata in quanto donna che per di più scriveva per le donne. Anche per questo ne ha fatto la protagonista di un romanzo. Giallo, ovviamente. Di cui Tag43 vi propone l'incipit.
Giulia Tramontano e la rabbia per quel «lo sapevamo tutte»
Colpevoli di innocenza
L’assassinio di una ragazza, per di più incinta, da parte del compagno è già orribile, ma lo è altrettanto la consapevolezza che non poteva che essere così. Ma se 50 anni fa le vittime sapevano di essere sole e subivano in silenzio, oggi vengono illuse che la legge e la società le difenderanno. Così non è. Perché alla fine la colpa è sempre di Eva.
Con Annalena Benini il Salò del libro è scongiurato
Promette Benini
Ha difeso Lagioia dalla meloniana Montaruli affermando che davanti alle proteste a Roccella si sarebbe comportata nello stesso modo. Direttrice de Il Figlio, l'inserto del Foglio dedicato alla famiglia di cui fortunatamente ha una visione lontana da quella italofraterna, anche per questo difficilmente trasformerà la Fiera di Torino nel Salò del libro.
La Romagna, l'acqua che dà e toglie e la secolare arte di reinventarsi 60
Il mare di vivere
Avere investito tanto sul fare star bene gli altri, anche solo per qualche settimana all’anno, si sta traducendo in un’incredibile corrente di solidarietà e affetto. Perfino i deprecati bagnini anti-Bolkenstein si riscattano, mentre da Cesenatico a Cattolica sgobbano h24 per ripulire l’arenile. È anche questa, insieme all'arte di reinventarsi, la forza della Romagna.
Invece di incarognirci per lo stipendio di Fazio, pensiamo ai nostri e a quello di Salvini
Truce in fondo al tunnel
Se Fazio è davvero uomo per tutte le stagioni, Salvini no. Vive un'eterna stagione di affari suoi, tanto da mettere sullo stesso piano l'alluvione in Emilia-Romagna e la sconfitta del Milan o lucrare consensi attaccando il conduttore "milionario". Invece di inseguire la gogna social, dovremmo ricordarci che il vero problema sono i nostri di stipendi. Fermi da 30 anni.
Perché la tazza su Annamaria Franzoni non dissacra proprio nulla
Tazza idea
Spendere 25 euro per il mug su Franzoni, questo sì che è cattivo gusto. Sul delitto di Cogne del resto si sono già toccate vette inaudite di cinismo. A essere violato, con quell'oggetto, è semmai il diritto all'oblio di una famiglia. Se per la Festa della Mamma bisogna per forza dissacrare lo stereotipo dell'angelo del focolare, allora meglio i sex toys suggeriti da Control.
Giorgia Soleri, il post da Ibiza e la sindrome di Maria Antonietta
Soleri algida
Ok, il riposo a Ibiza come "atto politico" poteva evitarlo. Anche perché ci ha trasformati all’istante in braccianti affamati che alzano al cielo il pugno inveendo contro i ricchi fannulloni. Lo stesso meccanismo che ha tramutato Schlein da Rosa Luxemburg a sciacquetta fatua a causa dell'armocromia. Cara Giorgia, la ramanzina tritamaroni è sempre dietro l'angolo.
Evviva la personal shopper armocromista di Elly Schlein: servirebbe pure al Pd
Falce e pastello
Tutti a indignarsi per la consulente d'immagine di Schlein, che l'ha classificata come una «donna-inverno», cui si addicono i colori freddi, contrastanti e saturi: il popolo dem spera che non siano così anche le sue idee. Ma pure il Partito, che ha strapagato inutili guru, necessita di una veste svecchiata...
La vignetta su Lollobrigida e Meloni e come dev'essere la satira politica oggi
Obtorto Lollo
Viste le polemiche sulla vignetta del Fatto, bisognerebbe spiegare che la satira non è sempre santa e virtuosa, può essere anche brutta e antipatica e razzista. Non devi condividerne per forza lo stile e il messaggio. E nemmeno l’intelligenza artificiale è in grado di elaborare una battuta che non faccia male proprio a nessuno.
Madonna di Trevignano, dove ha sbagliato la veggente Gisella Cardia
Santa Margherita
La santona che moltiplicava la pizza poteva mettere d'accordo tutti i fedeli, celiaci a parte. Invece ha voluto strafare con la statuetta che piange sangue e le profezie sulla fine del mondo. Ma di apocalissi imminenti - nucleare, climatica o pandemica - siamo pieni: doveva solo infondere ottimismo. Nel nome del forno a legna.