Classe '91, professionista. Nato a Messina, laureato in giurisprudenza con una tesi in diritto pubblico comparato sul regionalismo britannico e la devolution in Scozia. Ha studiato alla Scuola di giornalismo della Luiss. Per diverso tempo a Il Messaggero, redazione cronaca di Roma. Appassionato di sport, scriveva di calcio su Gianlucadimarzio.com. Il ciclismo resta il sogno nel cassetto.
La ministra dell'Interno è tornata sugli scontri di Roma, spiegando di «non aver agito subito per evitare rischi e disordini peggiori». Giorgia Meloni ribatte: «È strategia della tensione».
Nato a gennaio per sostenere le ragioni dei ristoratori contro le chiusure, nel tempo ha abbracciato posizioni sempre più estreme. Fino all'arresto di uno dei suoi leader. La storia di #IoApro, movimento pronto a sbarcare in politica e tra i protagonisti degli scontri di sabato 9 ottobre a Roma.
Un pugile, il figlio di un dittatore e un ex attore di pellicole erotiche. E ancora, l'avvocatessa Leni Robredo e l'incognita di una candidatura last minute per la figlia di Duterte. È partita la strana corsa alla presidenza delle Filippine.
Non solo inni, ma hit di grandi artisti diventate simbolo d'appartenenza per i tifosi. Dagli Oasis a Rino Gaetano, fino a Lucio Battisti e Antonello Venditti. I successi che risuonano sulle gradinate.
La riapertura dei locali notturni al 35 per cento ha scatenato il braccio di ferro nel governo. Per Salvini e il centrodestra la scelta è «senza senso economico e sanitario». Dello stesso avviso Briatore: «Attività criminalizzata. Temo che ci saranno dei casini».
Rachele, campionessa di preferenze con Fratelli d'Italia a Roma, è solo l'ultima della dinastia. Prima di lei la star di casa era Alessandra, ora «ragazza di sinistra». E alle Europee ci aveva provato pure Caio Giulio Cesare. I Mussolini in politica.
Dietro le rivelazioni dei dossier interni di Facebook al Wall Street Journal e alle autorità americane c'è Frances Haugen. Chi è la 37 enne, ex product manager della big tech, ribellatasi a un social «che non combatte adeguatamente la disinformazione».
In Afghanistan pittori, registi, librai e musicisti con l'avvento del nuovo regime hanno nascosto, distrutto o sotterrato le loro opere. Un modo per sottrarle alla furia iconoclasta dei talebani.
Tra i candidati a sindaco della Capitale c'è anche Sergio Iacomoni. Fondatore del Gruppo storico romano, si presenta in tv con gli abiti dell'imperatore e recita slogan ereditati dall'Urbe. È sceso in politica perché «stanco di vedere la città avvolta nel degrado».
Per vent'anni hanno condannato centinaia di uomini autori di stupri, omicidi e violenze. Con il ritorno dei talebani e la liberazione dei criminali, hanno dovuto lasciare i tribunali e sono costrette a scappare per sfuggire alla loro vendetta.
Kareem Abdul Jabbar, ex star del campionato di basket americano, si è scagliato contro gli atleti No-vax: «Chi non capisce e mette a rischio la salute di compagni, tifosi e staff non dovrebbe giocare».
In un messaggio inviato dal governo britannico agli intrepreti rimasti in Afghanistan sono stati incollati per errore gli indirizzi di posta elettronica di oltre 250 persone. Che ora rischiano di essere intercettate dai talebani.