Il presidente di Confindustria ha sancito nero su bianco l'incandidabilità di Anna Mareschi Danieli alla guida degli Industriali di Udine. L'imprenditrice dell'acciaio non lo aveva sostenuto nella corsa a viale dell'Astronomia.
Resa dei conti nel giornale di Confindustria. L'editore vuole tagliare il 25 per cento della forza lavoro, tra cui 60 giornalisti. A fine novembre si chiude la finestra per l'uscita volontaria. Dal giorno dopo partiranno le lettere di licenziamento.
Non sono bastati 12 anni dal terremoto dell’Aquila, dieci dalla legge per l’adeguamento anti-sismico, 5 governi, 6 ministri e 3 commissari perché lo Stato mettesse in sicurezza le autostrade A24-A25. E così ora il concessionario Strada dei Parchi (gruppo Toto) dice: «Via ai lavori o lasciamo».
In Rai giro di nomine corporate. Mazzà va alle Relazioni istituzionali, Paola Sciommeri diventa Direttore di Produzione Tv e Roberto Cecatto si sposta alla direzione strutture immobiliari e sedi locali. Per reti e direttori di Tg bisognerà aspettare, ma non troppo.
L'ad di Cdp ha ordinato di passare al setaccio tutti gli accordi stipulati dal suo predecessore. Nel mentre sta riorganizzando la Cassa da dove sono in uscita manager di primo piano come il capo delle partecipate Di Stefano. Al suo posto potrebbe arrivare l'ex Mediobanca Cereda.
I nuovi vertici Rai pensano di congelare le nomine dei Tg fino all'elezione del nuovo presidente della Repubblica. Grande attivismo di Maggioni per il Tg1. De Stefano punta a Raisport, Pacchetti sulla Tgr. Il peso dell'affaire Morisi.
Delusi dai risultati, i francesi vogliono sostituire l'ad di Tim Luigi Gubitosi. Di questo hanno informato il governo e alcuni investitori. Ma il cambio avverrà soltanto alla fine dell'operazione cloud nazionale voluta dal ministro Colao.
Malumori in Rai. I conflitti di interesse nel cda sono un problema irrisolto, così come il rispetto per la parità di genere. Dopo quelle dell'ad, anche le prime nomine della presidente Soldi sono tutte maschili.
Neanche il tempo di arrivare in Cdp, e Dario Scannapieco si è trovato alle prese con una pletora di assunti e consulenti messi lì da politici e partiti. Prime mosse: cancellato il contratto di Alessandro Ruben, tagliato quello del banchiere Andrea Pellegrini. Ma la lista è lunga.
Sul tavolo del nuovo ad della Rai (detto Napoleone) e della presidente Marinella Soldi (detta la British) le posizioni di alcuni dirigenti come Matassino e Giannotti e i conflitti di interesse in seno al cda.
Un durissimo dossier della Consob mette a repentaglio la permanenza di Paolo Bedoni alla guida della Fondazione legata alle assicurazioni veronesi di cui è stato per oltre 20 anni il padre padrone.
In un documento non ancora pubblico Stellantis indica il numero di tagli che vuole fare nelle fabbriche italiane. Il 18 per cento dei 66 mila dipendenti, tra operai e colletti bianchi, da qui al 2024 dovrà lasciare il colosso dell'auto.