Cesare Galla

paolo lanaro, 40 anni di poesia in un giorno dopo l'altro 98
Tempi di versi
In Un giorno dopo un altro, Paolo Lanaro raccoglie 40 anni di poesia. Un'antologia che illumina l’ampiezza dei suoi percorsi e la complessità delle sue prospettive di stile e di contenuto. Lasciato alla giovinezza l’impegno “rivoluzionario”, l'autore vicentino va dal polo della malinconia a quello della memoria. Tra fascinosa profondità e sorridente semplicità.
Arena e Scala, le partite di Tommasi e Sala per le Fondazioni e il ruolo di Sangiuliano
Lyrique du rôle
L'Arena e la Scala sono al centro di situazioni inedite e complesse, dovute dalla gestione del ministro Sangiuliano. A Verona confermando Gasdia ha isolato la maggioranza che governa la città ma non più di fatto la Fondazione; a Milano, spinge per la nomina di Fuortes con l'obiettivo di sciogliere il nodo Rai.
Santa Cecilia, le sfide e gli obiettivi del neo direttore Harding
Play Harding
Il neo-direttore dell'Accademia di Santa Cecilia eredita da Antonio Pappano una formazione di alto livello strumentale, di riconosciuta duttilità e personalità musicale. Se l'ex enfant prodige, che non rinuncerà alla professione di pilota, riuscirà a vincere la sfida il Parco della Musica potrebbe diventare per lui quasi una seconda casa.
Mehldau dimostra che c'è altra vita oltre il genio dei Beatles
Let it Brad
In Your Mother should know, Mehldau costruisce il suo personalissimo itinerario beatlesiano senza mai essere “eversivo” ma svelando un pensiero fatto di sottili e colte divagazioni. Dimostrando che oltre il genio di Lennon si può scoprire altra vita musicale.
I Quaderni di Beethoven, un diario narrato per interposta persona
Le quinte di Beethoven
Ormai completamente sordo, il compositore cominciò a usare taccuini per dialogare con gli altri. Il risultato è una sorta di diario per interposta persona che restituisce le riflessioni e le preoccupazioni quotidiane del genio, insieme all'atmosfera del suo tempo. Un documento biografico prezioso recentemente ripubblicato da Einaudi.
Scala, perché il concerto di Paolo Conte non è una profanazione 5 1
Templi moderni
Ancora polemica sul concerto di Paolo Conte alla Scala. Una profanazione, secondo Maranghi. Lo vuole il pubblico, risponde Sgarbi dandogli del parruccone settecentesco. In realtà il Piermarini ha già ospitato Keith Jarrett e Milva. Magari con l'avvocato chansonnier la musica colta allargherà la sua platea, abbattendo i celesti recinti dei generi.
Arena di Verona, il nodo gasdia e il bilancio della sua gestione
Cecilia stai s'Arena
Se i conti sono confortanti, resta da sciogliere il nodo Gasdia. Mentre il sindaco temporeggia, circola il nome di Maurizio Roi. Va detto che la gestione della sovrintendente non è stata priva di incidenti di percorso. Dallo scontro coi dipendenti alla fissazione per Domingo, fino alle polemiche su Netrebko. Un bilancio in vista del festival numero 100.
Concerti di Capodanno, le sterili polemiche sulla rivalità tra Venezia e Vienna
Strauss Test
Mai come quest'anno le polemiche (stucchevoli) sulla rivalità tra i due concerti di Capodanno lasciano il tempo che trovano. Le proposte sono incomparabili anche se il pot-pourri veneziano che piace tanto ai melomani è lontano dall'intramontabile fascino viennese. Il vero problema è che la musica colta in tv la si ascolta solo il primo gennaio.
Scala: Boris Godunov, una Prima tra luci e ombre
Colpo Basso
Se il versante musicale ha delineato un rispettoso e appassionato itinerario all'interno della volontà artistica di Musorgskij, lo stesso non si può dire della regia di Kasper Holten. Ottimi gli interpreti, a partire da Boris-Ildar Abdrazakov. Deludono invece gli ascolti di Rai1. Segno che in tv funziona solo la diarchia Verdi-Puccini. La recensione.
Boris Godunov, la Russia di ieri e di oggi alla Scala
Boris Day
Il capolavoro operistico di Musorgskij è permeato da un desolato fatalismo, sia per quanto riguarda i tormenti dello zar, che per il destino del popolo. Un pessimismo che dal racconto di vicende lontane allunga la sua ombra sui secoli successivi, fino ai giorni nostri.
Dialogues des Carmélites, coraggiosa e riuscita inaugurazione dell'Opera di Roma
Se non suora quando
Il Costanzi apre la stagione con i Dialogues des Carmélites di Poulenc. Una scelta coraggiosa, resa attuale dal clima di revanscismo culturale che si respira in questi tempi. E riuscita grazie al cast di primo livello e alla visione laica e ideologicamente depurata di Emma Dante. La recensione.
Musorgskij l'irregolare e la storia di Boris Godunov, tra bocciature e revisioni
Mariinskij Point
Scritto nel 1869. Rappresentato per la prima volta nel 1874, bocciato dalla critica e dagli amici di Musorgskij, poi mutilato a causa dei contenuti sgraditi ai Romanov. E messo in scena nella sua versione originale solo nel 1928 nel celebre teatro di San Pietroburgo. La travagliata storia del Boris Godunov che aprirà la stagione della Scala.