Austria, possibile un lockdown per i non vaccinati

Redazione
23/10/2021

Fissato a 30 per cento il limite dei posti di terapia intensiva occupati, superato il quale chi non è immunizzato dovrà restare a casa. E dall’1 novembre servirà il Green Pass sul posto di lavoro.

Austria, possibile un lockdown per i non vaccinati

L’Austria si appresta a varare un nuovo lockdown, ma solo per le persone non vaccinate. È quanto è stato deciso nel corso di una riunione in videoconferenza tenuta dal governo di Vienna ieri a tarda sera. Fissato a 30 per cento il limite dei posti in terapia intensiva occupati, superato il quale i non immunizzati dovranno rimanere a casa, a meno di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Austria, quando scatta il lockdown per i non immunizzati

«Stiamo per imbatterci nella pandemia dei non vaccinati. La maggior parte dei pazienti in terapia intensiva non sono immunizzati contro il Covid-19: deve essere chiaro a queste persone che hanno una grande responsabilità, abbiamo troppi procrastinatori e indecisi, troppi che non sono riusciti a farsi vaccinare, vaccinatevi!», ha dichiarato il cancelliere Alexander Schallenberg, sottolineando che non ci sarà alcuna restrizione in più per chi ha ricevuto le dosi di vaccino e per tutti coloro guariti dal Covid. Il governo austriaco ha aggiunto due livelli di allerta, basati sull’occupazione delle terapie intensive. Al momento in Austria i posti letto occupati in terapia intensiva sono circa 220. Se si dovesse arrivare a quota 600, ovvero alla fase 5, allora scatterebbero massicce restrizioni per i non vaccinati. «Stiamo parlando del futuro», ha detto il ministro della Sanità Wolfgang Mückstein, precisando che il Paese è al momento nella fase 1.

Austria, da novembre Green Pass obbligatorio per lavorare

Intanto, dopo la Serbia anche l’Austria dall’1 novembre farà ricorso al Green Pass obbligatorio sui luoghi di lavoro, con quella che è stata definita “regola del 3G”: geimpft (vaccinati), genesen (guariti da sei mesi) e getestet (testati). Esenti i lavoratori che non entrano in contatto con altre persone, fra cui i camionisti. Con 400 pazienti Covid in terapia intensiva (livello 3 di allerta), i test rapidi non sarebbero più accettati, ma solo quelli molecolari. Con 500 letti occupati in rianimazione (livello 4) non sarebbe più valido alcun tipo di tampone, con l’entrata in vigore della “regola 2G”, che consentirebbe l’accesso solo a vaccinati e guariti.