Un vero e proprio caso in Australia, una nave da crociera è stata bloccata per lo scafo sporco a causa di diverse alghe. I 930 passeggeri sono stati costretti a rimanere per una settimana sulla nave con il divieto di sbarcare. L’imbarcazione ha dovuto rinunciare alle tappe previste per il viaggio di Capodanno. L’accesso in porto è stato consentito solo dopo una pulizia accurata da parte dei sub.

Il blocco della nave da crociera in Australia
La nave da crociera, Viking Orion, pronta per l’evento di Capodanno tra Nuova Zelanda e Australia è rimasta bloccata per una settimana a causa della presenza di alghe e microrganismi sullo scafo della nave. Una beffa per i 930 passeggeri che non vedevano l’ora di sbarcare e godersi le tappe dell’itinerario. La compagnia ha dovuto prima ripulire lo scafo per ottenere il permesso di entrare in porto. I subacquei quindi hanno dovuto rimuovere il ‘biofoul’, cioè un accumulo di microrganismi, piante, alghe o piccoli animali presenti sullo scafo, tutta l’operazione è stata effettuata mentre la Viking Orion era ancorata in acque internazionali, ha detto il governo australiano.
La pulizia era obbligatoria per proteggere le acque australiane da «organismi marini potenzialmente dannosi», ha affermato il dipartimento della pesca. La Viking Orion, nave da crociera con nove ponti costruita nel 2018 con spa, teatro, area sport e piscina, ha lasciato Auckland il 23 dicembre, facendo scalo a Wellington il 26 dicembre, ma ha saltato le soste previste a Christchurch, Dunedin e Hobart.

Il comunicato della compagnia Viking
Dopo essere stata ripulita al largo della capitale dello stato dell’Australia meridionale, Adelaide, la nave dovrebbe sbarcare a Melbourne martedì, hanno detto la compagnia e il governo australiano.
La compagnia Viking ha confermato di dover rimuovere «una quantità limitata di crescita marina standard» dallo scafo. Inoltre ha dichiarato: «La nave ha dovuto saltare diverse tappe lungo l’itinerario per poter effettuare la pulizia richiesta. Ora si prevede che riprenderà il tragitto previsto. Stiamo concordando con gli ospiti le modalità di risarcimento».