Fraser Island torna alle origini. L’isola al largo del Queensland australiano infatti ha deciso di abbandonare il nome con cui è stata conosciuta negli ultimi due secoli per adottare l’originale indigeno K’gari, da leggere “gurri”. Traducibile con paradiso, è in sintonia con il popolo Butchulla che abita le sue sabbie nel pieno rispetto della natura. La vecchia nomenclatura era infatti frutto di un falso storico per via di testimonianze errate di Eliza Fraser, cittadina scozzese che naufragò qui negli Anni ’30 dell’Ottocento. Rientrata in patria, raccontò di un popolo selvaggio e cannibale che l’avrebbe tenuta prigioniera nei suoi villaggi. Una bugia già da tempo sfatata che però ha contribuito a creare un alone oscuro attorno agli aborigeni locali. «Abbiamo scacciato tutti gli spiriti maligni», ha detto uno degli isolani al Guardian. «Ho le lacrime agli occhi, è fantastico».

K’gari, storia e cultura del popolo Butchulla che abita Fraser Island
«Sono orgogliosa di dare il benvenuto a K’gari, ripristinando il nome di coloro che la abitano da sempre», ha dichiarato durante la cerimonia ufficiale Annastacia Palaszczuk, premier del Queensland. «Non possiamo cambiare il passato, ma costruire un futuro migliore dove dominano rispetto e fiducia». In collaborazione con alcuni emissari del popolo aborigeno dei Butchulla, il governo dell’Australia intende proteggerne storia, cultura e tradizioni, tramandandole ai posteri in modo chiaro e attendibile. Per anni noti come belligeranti e dediti a pratiche oscure, gli aborigeni sono infatti pacifici e in simbiosi con l’ambiente. Secondo il Guardian, vivono osservando tre precetti principali: condivisione, attenzione alle bontà della Terra e rispetto di ciò che non appartiene loro. «Tutto ciò è fantastico», ha sottolineato un’emozionata Gayle Minniecon, vertice della Butchulla Aboriginal Corporation.
A beautiful place.
A traditional welcome.
And a moving ceremony.
Honoured to join the Butchulla people to formally reinstate the name they’ve always used for this island.
K’gari.
Because it always was – and it always will be. pic.twitter.com/WlSUJb8g0h
— Annastacia Palaszczuk (@AnnastaciaMP) June 7, 2023
Ricca di laghi d’acqua dolce fra le sue dune, K’gari è una delle isole più visitate dell’Australia. È anche la più grande isola di sabbia al mondo estendendosi per oltre 120 chilometri dove ospita numerose specie animali, tra cui i dingo. Non a caso il popolo aborigeno dei Butchulla ritiene sia opera di una divinità. La loro mitologia narra che K’gari fosse lo spirito di una principessa che, dopo aver creato l’isola, se ne innamorò a tal punto da volervi riposare per sempre. Si tramanda che i laghi nacquero per permetterle di osservare il cielo, la flora per vestirla e gli animali per farle compagnia. Yindingie, un altro spirito creatore, diede poi vita ai Butchulla per proteggerla dagli invasori. Gli storici hanno datato K’gari fra 700 mila e 1.2 milioni di anni fa, attribuendole un contributo fondamentale per la formazione della Grande Barriera Corallina.