Frode studentesca, perdita di posti di lavoro, discriminazione, disinformazione e applicazioni militari incontrollabili. Sono questi i rischi connessi all’uso improprio dell’intelligenza artificiale. Lo ha detto il deputato laburista australiano Julian Hill, leggendo in parlamento un discorso scritto non di mano sua o di qualche spin doctor in carne e ossa, bensì da ChatGPT.

Il discorso di Hill, farina del sacco di ChatGPT
«Recentemente ci sono state notizie di studenti in Australia che usano l’intelligenza artificiale per imbrogliare nei loro esami», ha detto Hill. «Tecnologie come il software intelligente in grado di scrivere saggi e generare risposte stanno diventando accessibile agli studenti, consentendo loro di completare compiti e test senza comprendere effettivamente il materiale, causando preoccupazione negli insegnanti, per l’integrità del sistema educativo». Il deputato ha inoltre sottolineato che «gli insegnanti non sono in grado di identificare e affrontare gli imbrogli». In altri passaggi del discorso ha messo in guardia dalla «potenziale perdita di posti di lavoro» che potrebbe essere generata dall’intelligenza artificiale, in grado di «perpetuare pregiudizi e discriminazioni esistenti». Bisogna poi considerare, ha detto, che l’AI «potrebbe essere utilizzata per scopi dannosi, come attacchi informatici e campagne di disinformazione». Tutto questo prima del colpo di scena: «In realtà nessun essere umano ha scritto questo discorso. Lo ha fatto ChatGPT».
I possibili vantaggi relativi all’uso dell’intelligenza artificiale
ChatGPT ha anche fornito possibili vantaggi relativi al suo utilizzo, come «la capacità dell’intelligenza artificiale di rivoluzionare molti settori, tra cui sanità, trasporti e finanza, aumentando l’efficienza, riducendo i costi e migliorando il processo decisionale». Tuttavia, ha specificato Hill (o chi ha scritto questo passaggio), sempre più scienziati considerano più pericolosa l’AI di «asteroidi, cambiamenti climatici in fuga, super-vulcani, eruzioni solari devastanti nucleari o pandemie ad alta mortalità».
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Software intelligenti nelle scuole, la stretta di Australia e Usa
Esagerazioni o meno, gli Stati australiani del New South Wales e del Queensland hanno vietato l’uso di ChatGPT nelle scuole. Tutte le università australiane, inoltre, hanno deciso di tornare a svolgere gli esami con carta e penna, per impedire l’eventuale utilizzo di ChatGPT durante le prove. Dall’Australia agli Stati Uniti, l’accesso a ChatGPT è stato vietato alle reti e ai dispositivi delle scuole pubbliche di New York e lo stesso provvedimento è stato adottato a Los Angeles.