L’organo di governo del ciclismo – l’UCI – non ha dubbi e, come riportato dalla CNN, ha difeso «la sua politica transgender dopo che Austin Killips ha ottenuto la vittoria assoluta nel recente Tour of the Gila nel New Mexico». Killips infatti è la prima donna apertamente transgender a vincere una corsa a tappe femminile ufficiale dell’UCI: «L’UCI riconosce che gli atleti transgender potrebbero voler competere in conformità con la loro identità di genere» ha dichiarato l’organo di governo in una dichiarazione inviata oggi alla CNN.

Dopo la vittoria, scoppia la polemica
Come riportato dalla CNN «Tra i critici della vittoria di Killips di domenica c’era l’ex ciclista olimpica Inga Thompson, che ha dichiarato su Twitter che l’UCI sta effettivamente uccidendo il ciclismo femminile con la sua politica sugli atleti transgender che gareggiano nelle categorie femminili». L’ex ciclista non è stata l’unica a dire la sua: «lo scienziato sportivo Ross Tucker, scrivendo anche lui su Twitter, ha invitato sport come il ciclismo a rispettare i diritti delle donne». In risposta alle accuse, Killips ha affermato di aver vissuto «una settimana di sciocchezze su Internet» e ha ringraziato «tutti coloro che nel gruppo e nello sport continuano ad affermare che Twitter non è la vita reale». Nel suo profilo Instagram, ha aggiunto: «Amo i miei colleghi e concorrenti e sono grata per ogni opportunità che ho di imparare e crescere come persona e atleta insieme».