Il governo non festeggia il ponte del 1° maggio ma pensa ai lavoratori approvando, proprio nel Consiglio dei Ministri svoltosi nel giorno della festa dei lavoratori, il Decreto Lavoro. È questo il messaggio – non del tutto privo di critiche – che ha voluto mandare l’esecutivo di Giorgia Meloni al Paese. In data primo maggio, così come riferito da un comunicato stampa ufficiale del ministero dell’Economia e delle Finanze, «il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legge con interventi a sostegno dei lavoratori che prevedono, in particolare, il taglio di ulteriori 4 punti del cuneo fiscale e contributivo e fringe benefit esentasse fino a 3 mila euro per i dipendenti con figli».
Decreto Lavoro: l’aumento degli stipendi
Novità in arrivo, dunque, per i lavoratori italiani che, in virtù del taglio del cuneo fiscale, avranno degli aumenti negli stipendi. Ma di quanto si tratta? In attesa della pubblicazione del decreto – quello che gira in queste ore è soltanto una bozza – è possibile comunque fare dei prospetti. I soggetti beneficiari degli aumenti saranno lavoratori che guadagnano fino a 35.000 euro di Ral, Retribuzione annua lorda, con la previsione di due fasce specifica di intervento:
- per chi ha redditi fino a 25 mila euro è prevista una riduzione del cuneo fiscale di tre punti percentuali rispetto all’intervento precedente;
- per chi ha redditi fino a 35 mila euro, invece, è prevista una riduzione del cuneo fiscale di due punti percentuali rispetto all’intervento precedente.
Gli importi esatti
Malgrado gli importi esatti dell’aumento dello stipendio non siano ancora certi, il Sole24Ore ha provato a fare delle stime concrete basandosi sui presupposti annunciati dell’intervento. Entrando più nello specifico, dovrebbe esserci un aumento in busta paga di cinque mesi (fino a novembre):
- di 96 euro al mese per i lavoratori con una Ral non superiore a 25.000 euro;
- di 99 euro al mese per i lavoratori con una Ral non superiore a 35.000 euro.
Si sottolinea che gli importi riportati sono da considerarsi come comprensivi di entrambi gli aumenti di stipendio derivanti dal taglio del cuneo fiscale. Da questo si deduce che chi aveva già ottenuto un aumento di circa 35-40 euro registrerà nei prossimi mesi un aumento di circa 50 euro.