
Dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, Mosca fa pressione sui lavoratori immigrati dell'Asia centrale, dall'Uzbekistan al Tagikistan, affinché si arruolino nell'esercito. In cambio, oltre a una paga di poche centinaia di euro al mese, promette di snellire l'iter per la cittadinanza. «Tutte balle, sono usati come carne da cannone», denunciano gli attivisti.
Redazione