Cose chiuse

Camilla Curcio
21/12/2021

Tra lavori di manutenzione, e smantellamenti, sono diverse le attrazioni, sparse per il mondo, che saranno inaccessibili nel 2022. Dalle Haiku Stairs di Oahu al Marble Arch Mound di Londra, ecco dove, indipendentemente dal Covid, non si potrà andare.

Cose chiuse

Mentre diverse saranno le attrazioni turistiche che, Covid permettendo, riapriranno i battenti nel 2022 altrettanto numerosi saranno i musei, i monumenti e i servizi che rimarranno inaccessibili. Tra lavori di costruzione e progetti di restyling. Dallo Smithsonian Air and Space Museum di Washington al caratteristico Peak Tram di Hong Kong, tutte le mete da evitare per non ritrovarsi davanti a un divieto d’accesso e una vacanza potenzialmente rovinata.

Tutti i luoghi turistici che non saranno visitabili nel 2022

1) Smithsonian Air and Space Museum, in pausa per un nuovo look

Tra i più popolari musei degli Stati Uniti, lo Smithsonian Air and Space Museum di Washington si trova nel bel mezzo di un rifacimento settennale. Le 23 mostre sono state completamente smantellate e gli operai stanno lavorando alla messa in piedi di nuovi spazi in cui collocare oltre 1400 reperti. Una parte dei lavori è stata fatta mentre i turisti giravano indisturbati per le sale ma, nelle prossime settimane, la struttura chiuderà per almeno sei mesi, pronta a entrare nella fase successiva della trasformazione. Nel frattempo, chi è interessato può visitare il National Museum of African American History and Culture, a pochi chilometri di distanza.

https://www.instagram.com/p/BNvCyYthLB5/

2) Haiku Stairs, la scala verso il paradiso

Conosciuto anche come ‘Stairway to Heaven’, si tratta di un sentiero molto frequentato nei pressi di Oahu, Hawaii. Sebbene la scala sia chiusa dal 1980, questo non ha impedito agli escursionisti di infiltrarsi illegalmente e, spesso, procurarsi gravi danni fisici. Lo scorso autunno, il consiglio comunale di Honlulu ne ha proposto all’unanimità la rimozione. E lo smantellamento dovrebbe partire nel 2022. Per non rischiare la vita, meglio optare per percorsi meno accidentati come l’Ehukai Pillbox Hike.

https://www.instagram.com/p/jUcipCMTM4/

3) Il Roosevelt Hotel chiude i battenti dopo un secolo di attività

Simbolo della Grande Mela, nonché set di una delle serie tivù più acclamate dalla critica,  Mad Men, il Roosevelt Hotel di New York ha accolto i suoi ultimi ospiti nel 2020, dopo quasi un secolo di attività. Gli aficionados ne sentiranno la mancanza ma le alternative non mancano: dal Plaza, di fronte a Central Park, al Knickerbocker su Times Square. In ogni caso, per i più curiosi, l’edificio del Roosevelt è ancora lì, pronto per essere ammirato in tutta la sua maestosità architettonica.

https://www.instagram.com/p/B9h2Ot9lY0V/

4) One Liberty Observation Deck, una cartolina di Philadelphia

Il belvedere, al 57esimo piano di un edificio nel centro della città di Philadelphia, ha abbassato la saracinesca nel bel mezzo della pandemia, a causa delle restrizioni e della crisi che ha coinvolto il settore turistico, rimasto fermo per parecchi mesi. I vacanzieri non rimarranno a mani vuote: per una vista mozzafiato della metropoli, rivolgersi al City Hall Tower Observation Deck.

https://www.instagram.com/p/CBdHk1lpvcU/

5) Stalheimskleiva Trail, un ponte tra le cascate

Considerato uno dei percorsi più ripidi della Scandinava, lo Stalheimskleiva Trail unisce due cascate nella Valle di Nærøydalen, riconosciuta dall’Unesco patrimonio nazionale. La strada norvegese, nota anche per i suoi tornanti, sarà sottoposta a lavori di manutenzione nel 2022 e, al momento, non ci sono notizie sulla data di riapertura. Per chi cercasse un piano B, le isole Lofoten sono l’ideale, tra rifugi in legno e natura incontaminata.

https://twitter.com/opticonor/status/1126931714125725696

6) Marble Arch Mound, storia di un flop

Inaugurato a luglio 2021, il Marble Arch Mound era stato presentato come uno spazio verde, su una montagnetta a pochi passi da Hyde Park, a Londra, e ricco di opere d’arte aperte al pubblico. Il risultato, tuttavia, non ha soddisfatto le aspettative e sui social non sono mancate le critiche. Uno dei motivi per cui, a partire da Gennaio 2022, non sarà più accessibile ai turisti. Che potranno ripiegare sul vicino Osservatorio Reale di Greenwich e avere la possibilità di vedere da vicino il noto meridiano.

7) Fraser Island, ritorno alle origini 

Un’isola, ovviamente, non può chiudere. Ma può cambiare identità o, meglio, cambiare nome. È quello che è successo a Fraser Island, in Queensland, Australia, ritornata al suo appellativo d’origine, K’Gari, equivalente aborigeno di ‘paradiso’. Riaprirà al turismo estero gradualmente, nel corso del 2022, come il resto del Paese.

https://www.instagram.com/p/CWziqjgo8N6/

8) Yellow Pumpkin, la triste fine di una zucca d’artista

Opera dello scultore giapponese Yayoi Kusama, quest’enorme zucca gialla campeggia lungo il molo di Naoshima, in quell’angolo di Sol Levante noto come ‘isola dell’arte’. Ad agosto, un forte tifone l’ha scaraventata in mare, distruggendola in mille pezzi. L’ente che si occupa di gestire il museo locale è riuscito a recuperarli ma non si sa bene se potrà essere rimessa a nuovo. Per chi fosse interessato a Kusama e al suo lavoro, però, sono diverse le installazioni sparse per il mondo, tra Londra, Los Angeles e Tokyo.

https://www.instagram.com/p/CJSzHqaFmgu/

9) Peak Tram, Hong Kong vista dall’alto

Tra i simboli più caratteristici della città di Hong Kong, il Peak Tram trasporta residenti e visitatori nel punto più alto dell’isola. Servizio che, da giugno 2021, è diventato inutilizzabile per lavori di ristrutturazione. In attesa del ritorno in attività, autobus, taxi e auto private lo sostituiscono. Oltre ad accessibili sentieri che, con un po’ di fatica in più, portano fino in cima.

https://www.instagram.com/p/CP0AANajgFC/