La campagna elettorale di Rignano sull’Arno, in provincia di Firenze, si infiamma dopo una presunta frase sessista pronunciata contro la candidata a sindaco Dominga Guerri. «Come si può pensare che una donna con il tacco 12 che va in un cantiere possa capirci qualcosa». Questa l’espressione incriminata, che secondo la lista della politica, Insieme per Rignano, sarebbe stata pronunciata da un altro candidato. La sfida elettorale così si sporca di affermazioni che nulla hanno a che vedere con la corsa a sindaco di una città.

Dominga Guerri e la frase sessista
La lista Insieme per Rignano attacca il centrodestra. Secondo quanto affermato dai sostenitori di Dominga Guerri, candidato a sindaco di Rignano sull’Arno, sarebbe stato Michele Matrone ad attaccare con una frase sessista l’avversaria politica. «Affermazioni sul fatto che le donne non siano (eufemisticamente) capaci di svolgere attività politica per le loro scelte in fatto di abbigliamento, tacchi e di atteggiamenti, è offensivo verso tutto il nostro movimento civico e riguarda tutta la cittadinanza rignanese», si legge in una nota della lista. La frase sarebbe stata pronunciata ieri, 31 maggio, durante un incontro elettorale a San Donato in Collina.
La nota della lista
Ma la nota con cui la lista Insieme per Rignano attacca Matrone e il centrodestra prosegue. «Riteniamo che sia necessario mantenere alta l’attenzione nei confronti della discriminazione sessuale e della dignità delle donne», si legge, «Dispiace notare come, ancora nel 2022, si possano usare parole sessiste che non appartengono più a nessuna coalizione politica. L’uso di attacchi personali, conditi con dichiarazioni vergognose e retrograde, è ignobile e deve essere fortemente condannato». Nella corsa alla poltrona di sindaco, Matrone è l’unico di centrodestra, mentre Guerri si pone in antitesi così come gli altri due candidati, Degli’Innocenti e Certosi.
