Un nuovo attacco hacker russo ha colpito l’Italia e alcuni siti italiani. Dietro l’attacco ci sarebbe il collettivo NoName057 noto per questo genere di operazioni.

L’attacco hacker russo in Italia e i siti colpiti
È stato il collettivo NoName057 ad attaccare quest’oggi alcuni siti italiani attraverso un attacco DDoS. L’attacco consiste nel sovraccaricare alcuni siti di richieste mandandoli in tilt. Si tratta di una pratica molto comune che viene usata spesso in attacchi hacker di questo genere. Sul proprio canale Telegram il gruppo di hacker russi che ha attaccato l’Italia ha menzionato le parole di Giorgia Meloni ieri sulla possibilità di negoziazioni con l’Ucraina. Inoltre, hanno condiviso la loro solita immagina di un orso che saluta accanto al simbolo della Repubblica Italiana. Gli hacker hanno preso di mira anche il direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Bruno Frattasi e infatti hanno scritto: «Frattasi we’re coming». I siti colpiti dall’attacco hacker russo in Italia sarebbero quello del Ministero dei Trasporti, quello dell’Autorità regolatrice dei trasporti e quello dell’azienda romana Atac. Sarebbero stati presi di mira anche i siti del Governo, della Camera dei Deputati, dei Ministeri di Difesa ed Esteri e dell’Atm.

Le parole dell’esperto
L’esperto di Cybersicurezza Pierluigi Paganini ha parlato all’Ansa e ha spiegato che «in queste ultime settimane si sta osservando una crescita di alcune ‘botnet’ di recente genesi, che potrebbero essere utilizzate anche da gruppi pro-Russia negli attacchi. La concomitanza di questi eventi non deve essere sottovalutata». Paganini ha poi spiegato cosa sono le botnet dicendo che si tratta di «gruppi di macchine compromesse e sotto il controllo di un attore che può utilizzarle per condurre diverse attività malevole, compresi gli attacchi DDoS». Infine, Paganini ha aggiunto che le botte possono anche essere «noleggiate» e possono essere utilizzate da gruppi e collettivi pro-Russia per attacchi hacker come quello odierno.