Atlantia cambia nome. La holding della famiglia Benetton diventa Mundys: ad annunciarlo è stato il presidente di Edizione Alessandro Benetton, parlando dal palco dell’evento “New Journey” in corso a Milano: «Non si tratta assolutamente di un vestito nuovo su un corpo vecchio, ma di sancire un progetto studiato da più di un anno, un progetto che è fatto di innovazione e discontinuità. Abbiamo voluto guardare lontano, l’idea non è rinnegare le proprie radici ma sancire una nuova forma di identità».

Benetton: «Vogliamo avviare un nuovo capitolo con i nuovi partner Blackstone»
Il cambio dopo il delisting seguito all’Opa Edizione-Blackstone. L’obiettivo di Mundys, ha sottolineato Benetton, è essere leader globale nei servizi di mobilità integrata e sostenibile: «Io, i miei cugini, la nostra famiglia, gli uomini e le donne delle nostre aziende vogliamo avviare un nuovo capitolo della nostra storia imprenditoriale, che vogliamo scrivere con i nuovi partner Blackstone». Società attiva nel settore delle infrastrutture autostradali, aeroportuali e dei servizi legati alla mobilità, Atlantia – ormai Mundys – è presente in 24 Paesi e gestisce ogni anno 3 miliardi di transiti di automezzi leggeri e pesanti, 60 milioni di passeggeri aeroportuali, 7,5 milioni di clienti Telepass, oltre che sistemi di traffico di 600 grandi città.

Il numero uno di Blackstone: «Le prime impressioni dal punto di vista degli asset sono eccelse»
«Nell’ambito di questa nuova strategia di crescita, le nostre asset companies dovranno svolgere un ruolo fondamentale, e sarà nostro compito supportarne attivamente lo sviluppo, valutando le iniziative di crescita e i partner con cui svilupparle, con l’obiettivo di portare vantaggi ai nostri azionisti e a tutti i nostri stakeholder in termini di servizi, competitività e occupazione nelle aree dove si trovano le nostre infrastrutture», ha dichiarato Giampiero Massolo, presidente di Atlantia-Mundys. «Blackstone si è impegnata ad apportare nuovo capitale in Mundys, assieme a Edizione, in caso di nuove acquisizioni». Lo ha dichiarato Andrea Valeri, numero uno in Italia del fondo internazionale, nella conferenza stampa di presentazione della nuova realtà, nata da Atlantia a seguito dell’Opa lanciata da Edizione-Blackstone. «È stato un percorso lungo, ma alla fine ce la abbiamo fatta, le prime impressioni dal punto di vista degli asset sono eccelse».