È un’importante scoperta quella che hanno fatto gli scienziati in merito alle cause che, in rari casi, hanno provocato trombi nel pazienti coperti da vaccino AstraZeneca. Gli studiosi, infatti, potrebbero aver scoperto qual è il possibile legame tra i rari coaguli di sangue e il vaccino anti-Covid sviluppato da AstraZeneca.
Astrazeneca-trombosi: scoperto il legame
Un team di ricercatori britannici e statunitensi ha infatti scoperto che c’è una proteina nel sangue che è attratta da una parte fondamentale del vaccino; e probabilmente proprio questa da’ il via a una reazione a catena, che coinvolge il sistema immunitario e che puo’ culminare nei coaguli di sangue.
Gli scienziati dell’Arizona State University e dell’Università di Cardiff hanno lavorato fianco a fianco con AstraZeneca per cercare di scoprire le cause della trombosi con trombocitopenia immunitaria indotta dal vaccino, trombosi che nei mesi scorsi è stata larga parte delle paure scatenate da un vaccino che invece si ritiene abbia salvato circa un milione di vite dal Covid.
Pochi e rari i casi di trombosi dopo AstraZeneca
I casi, in realtà, sono stati rarissimi: secondo l’Ema, a maggio si erano verificati 316 casi di trombosi su 36 milioni di vaccinati con AstraZeneca; e un caso di trombosi su 2,1 milioni di vaccinati con Johnson & Johnson.
Nella ricerca – riporta la Bbc – è coinvolta l’università di Cardiff. Secondo Alan Parker, uno dei ricercatori dell’Università di Cardiff: «Quello che abbiamo è la causa scatenante (‘trigger’), ma ci sono altri passaggi che devono accadere dopo».
AstraZeneca e trombosi, un’importante scoperta
Allo studio hanno partecipato progressivamente anche ricercatori di AstraZeneca. «Sebbene la ricerca non sia definitiva, offre elementi interessanti e AstraZeneca sta esaminando soluzioni per sfruttare questi risultati nei nostri sforzi per eliminare questo raro effetto collaterale» , le parole di una portavoce dell’azienda.
Le trombosi, secondo la Bbc, sono state associate a 73 decessi avvenuti nel Regno Unito, dove sono state somministrate quasi 50 milioni di dosi del vaccino. «Non sarebbe mai stato possibile prevederlo, dobbiamo ricordare il quadro complessivo e il numero di vite che questo vaccino ha salvato», dice il professor Alan Parker, uno dei ricercatori della Cardiff University.