Nel Pd inizia ufficialmente l’era di Elly Schlein. Riunita presso l’Auditorium del Centro Congressi La Nuvola a Roma, l’Assemblea l’ha proclamata segretaria del partito a seguito della vittoria alle primarie. Dopo un minuto di silenzio in ricordo di Bruno Astorre, il senatore dem morto suicida qualche giorno fa, Enrico Letta ha esortato la nuova guida a prendere le redini del Pd senza negoziare con alcuna corrente. Dopo l’intervento della neo segretaria, sono stati indicati anche presidente, vicepresidenti e tesoriere del partito.
Il discorso di Elly Schlein all’assemblea Pd
In apertura dei lavori sono stati trasmessi i messaggi di saluto che hanno fatto pervenire alcuni esponenti dei partiti del socialismo europeo. Si tratta, in particolare, del Presidente del Pse Stefan Löfven, della presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici Iratxe Garcia-Perez, del presidente della SPD Lars Klingbeil e del leader del partito socialista belga Paul Magnette. È quindi intervenuta la presidente della commissione congresso Silvia Roggiani che ha proclamato l’elezione di Elly Schlein e le ha dato la parola per il suo discorso di insediamento.
Accolta con una standing ovation, la neo segretaria ha abbracciato il governatore dell’Emilia-Romagna, con cui si è contesa il ruolo alle primarie, prima di pronunciare il suo intervento: «Il primo ringraziamento speciale va a Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, perché questa cosa l’abbiamo fatta insieme. Voglio ringraziare in modo sentito e caloroso anche Enrico Letta, grazie a cui il Pd ha avviato un percorso di apertura che rilanceremo. E prima di lui Nicola Zingaretti».
«Saldamente ancorati alla nostra Costituzione antifascista»
«Apriamo insieme una fase di collaborazione. Proseguiremo insieme il lavoro di rinnovamento e apertura. Chi aveva scommesso sulla fine del Pd ha perso la scommessa: siamo ancora qui, più forti e uniti, e stiamo arrivando. Sarà questa per noi un nuova primavera. Molti si auguravano un nostro fallimento, ma siamo più determinati di prima per essere un partito umile nell’ascolto delle comunità e utile, soprattutto davanti alle risposte sbagliate del governo di Giorgia Meloni, quello più a destra della storia repubblicana. Siamo un partito che vuole contribuire a cambiare questo paese, saldamente ancorato alla propria storia e ai nostri valori, alla nostra costituzione che è antifascista. Dobbiamo cercare di dialogare con le altre forze di opposizione, ci sono terreni comuni, abbiamo la responsabilità di esplorarli insieme, dobbiamo partire da qui».
«Lavoriamo per vincere le elezioni»
Da domani torniamo a lavorare per vincere insieme le elezioni. E sono fiduciosa. Da oggi per me chi ha votato chi non conta niente. Lo dico seriamente. Sarò la segretaria di tutti e di tutte. Questo è l’impegno che mi prendo. Anche di chi non mi ha sostenuta. Vorrei costruire una leadership che non abbia paura di circondarsi delle persone più competenti, non quelle più fedeli. Faremo un’opposizione netta e rigorosa, ma ad ogni critica corrisponderà una proposta. Perché se loro hanno vinto facendo la destra, a noi tocca fare la sinistra e la sinistra non può che essere ecologista, femminista e di Governo. Questa è la mia storia, questa è la nostra storia».

L’attacco al governo per la strage di Cutro
Elly Schlein non ha mancato di ricordare la recente tragedia avvenuta a Cutro attaccando l’operato dell’esecutivo: «Abbiamo toccato con mano l’inumanità delle scelte di chi governa il paese. Siamo stati i primi a chiedere un’informativa urgente a Piantedosi e non abbiamo ancora ricevuto risposte. Nessuno ha ritenuto di rispondere, hanno fatto un Consiglio dei ministri a Cutro chiusi dentro, senza nemmeno dare omaggio alle vittime e ai loro famigliari come invece ha fatto il presidente Mattarella, a cui vanno i nostri ringraziamenti per essere stato ancora una volta guida del Paese». A queste parole sono seguiti un lungo applauso e una standing ovation.
Lavoro e riforma fiscale
La neo segretaria ha quindi elencato, in concreto, come intende affrontare alcuni dei più importanti temi di attualità, dal lavoro al fisco: «Serve una legge sulla rappresentanza che spazzi via i contratti pirata, accanto a questo il salario minimo. Ci siamo confrontati con il segretario Landini e sulla sicurezza sul lavoro va fatto un grande lavoro di prevenzione. Incontrerò gli altri sindacati. Il tema della partecipazione è importante, anche sui luoghi di lavoro, non solo in politica. Dobbiamo scrivere le nuove tutele sul lavoro digitale, non è possibile che ci siano categorie che escono di casa per andare a lavorare senza assicurazione e senza tutele per la malattia. Il reddito di cittadinanza ha impedito a milioni di persone di scivolare verso la povertà e non capiamo perchè questo governo si stia accanendo contro i poveri. Sulla riforma fiscale dobbiamo lavorare molto, faremo muro perché aumenta le diseguaglianze. Noi siamo per la progressività. Difenderemo opzione donna per estenderla».
Guerra in Ucraina
Per quanto concerne il conflitto russo-ucraino: «Dobbiamo continuare a sostenere in modo pieno il popolo ucraino che ha diritto di difendersi. Dobbiamo continuare a sostenerlo ma accanto a questo dobbiamo chiedere un protagonismo più forte all’Unione Europea per uno sforzo politico e diplomatico. Non siamo soli, e la dico come l’avrebbe detta il professor Prodi, per cui chiedo un applauso: la pace non è una parolaccia. Anzi, per noi a sinistra deve essere un’aspirazione quotidiana, una mobilitazione costante. Ma deve essere una pace giusta. Non si può essere equidistanti da chi è stato aggredito e da chi ha aggredito».
Diritti LGBTQ+
Infine il capitolo diritti: «Siamo al fianco degli italiani di nuova generazione, per una legge che dica che se sei nato e cresciuto qui sei italiano. Nessuno può toglierti il diritto di sentirti a casa tua, perché è già casa tua. Per la comunità Lgbtq+, bisogna di continuare a insistere per una legge contro odio e discriminazione, è il minimo sindacale in Europa ed è sorprendente che dobbiamo stare ancora a lottare e a discuterne. I diritti civili e sociali stanno insieme perché le persone che vengono discriminate per quello che sono sono anche persone che lavorano, pagano le tasse, fanno impresa e fanno molta più fatica ad accedere ai servizi e al lavoro. Sono storie quotidiane di discriminazione davanti a cui non dobbiamo dormire la notte. Dobbiamo assicurare i diritti e il pieno riconoscimento ai figli delle famiglie omogenitoriali, anziché prendersela con Peppa Pig. La società più sicura è quella che non discrimina, non marginalizza, non lascia indietro nessuno».
Stefano Bonaccini eletto presidente
Terminato l’intervento di Elly Schleil, l’Assemblea ha proceduto all’elezione di Stefano Bonaccini a presidente del partito (con un voto contrario e due astenuti). Queste le sue parole: «Il Pd è casa mia, lo è sempre stato. Non mi sento minoranza o men che meno opposizione. Il successo di questo partito mi riguarda. Ci sono alcune differenze, ma da oggi mi metto a disposizione per dare una mano per un confronto leale e costruttivo».

Come vicepresidenti sono state elette, all’unanimità, la deputata Chiara Gribaudo e la presidente del consiglio regionale della Puglia Loredana Capone. Michele Fina, senatore dem abruzzese, è invece il nuovo tesoriere che succede a Walter Verini.