In questi giorni sono molti i contribuenti che stanno ricevendo un accredito dell’assegno unico da parte dell’Inps inferiore rispetto al solito. Può sembrare una brutta notizia, ma così con è: le somme ricevute, infatti, rappresentano il conguaglio delle maggiorazioni spettanti relative al mese di gennaio. Tale situazione è dipesa dalla legge di Bilancio 2023 che, in tema di assegno unico, ha previsto delle novità. In particolare c’è stata la rivalutazione degli importi sulla base dell’inflazione e delle maggiorazioni per famiglie numerose.
Assegno unico Inps: arretrati e conguagli
L’assegno unico nel 2023 subisce dunque delle maggiorazioni, con l’incremento forfettario per le famiglie con almeno 4 figli che è di 150 euro. Le novità, tuttavia, non erano state applicate da gennaio per motivi tempistici, quindi a marzo ci saranno i conguagli. Così come previsto dalla legge di Bilancio 2023, il tasso di rivalutazione Dell assegno unico è pari all’8,1 per cento. Tale adeguamento è stato applicato sia sugli importi base dell’assegno unico, previsti per ciascun figlio, sia sulle soglie Isee che modulano gli importi.
Assegno unico Inps: gli adeguamenti
Si ricorda che l’importo dell’assegno unico fin qui erogato può variare da un minimo di 50 euro al mese, per chi ha un figlio minore e non presenta l’Isee o ne ha uno superiore a 40.000 euro, ad un massimo di 175 euro al mese per un figlio minore con Isee fino a 15.000 euro. Per chi ha figli nella fascia d’età compresa tra i 18 e 21 anni, gli importi possono variare da un minimo di 25 euro al mese fino ad un massimo di 85 euro.
Nel 2023, invece, l’adeguamento ha impatto sia sugli importi che sulle soglie Isee. Più nello specifico, si riduce la platea di coloro che percepiranno l’importo minimo, in quanto questo viene erogato a chi non presenta l’Isee o ne ha uno superiore a 43.240 euro.
La prima fascia Isee è poi aumentata da 15.000 a 16.215 euro, mentre la seconda da 20.000 a 21.620 euro. Per chi ha Isee fino a 16.215 euro, l’assegno aumenta da 175 a 189 euro, mentre per chi ha fino a 21.620 euro di Isee passa da 150 a circa 162 euro. Per chi ha fino a 27.000 euro di Isee, l’importo aumenta da 125 a 135 euro, mentre per Isee fino a 32.000 euro passa da 100 a 108 euro. Infine, per chi ha un Isee fino a 37.000 euro, l’importo aumenta da 75 a 81 euro e per chi ce l’ha di 43.240 euro o più si passa da 50 a 54 euro.