«Costruiamo insieme un nuovo Pd, questo è l’obiettivo. Ieri abbiamo fatto una scelta molto chiara e netta di cui siamo orgogliosi: con Elly Schlein per costruire un nuovo Partito democratico che parta dalla questione sociale, dal lavoro». Lo ha detto Roberto Speranza, segretario di Articolo Uno che oggi, in occasione dell’assemblea nazionale in corso a Napoli nello stabilimento ex Whirlpool, confluisce nel Partito democratico.

La “minoranza dem” e la fondazione di Articolo Uno
«Credo che sia molto bello che oggi siamo qui in questo posto, che è un posto del lavoro, dove c’è stata una grande battaglia per difendere la dignità delle persone. Il nostro primo atto dentro il nuovo Pd è esattamente venire in questo luogo simbolico», ha aggiunto l’ex ministro della Salute. Eletto alla Camera dei deputati nel 2007, dieci anni dopo Speranza aveva abbandonato il Pd insieme ad altri esponenti (tra essi Massimo D’Alema e Pier Luigi Bersani) in contrasto con l’allora leader Matteo Renzi, fondando un nuovo partito chiamato (allora) Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, formato da parlamentari ex Pd e Sinistra Italiana.
Ho dato l’anima nella funzione di ministro della salute. Sono orgoglioso del lavoro fatto al governo. Ho servito il mio Paese con disciplina ed onore, come chiede la Costituzione, mettendo sempre davanti ad ogni cosa la difesa del diritto alla salute @robersperanza #lanostraparte pic.twitter.com/QYQ5ZXeoxV
— Articolo Uno (@articoloUnoMDP) June 10, 2023
«Credo che Elly possa portare la sinistra dove deve stare»
«Il punto non è unire pezzi di gruppo dirigente, il punto è recuperare tante persone che hanno perso fiducia nella politica e nella sinistra, perché non hanno trovato la sinistra dove deve stare, dove ci sono le diseguaglianze, dove ci sono le difficoltà e le crisi del mondo del lavoro», ha detto un commosso Speranza, ricordando anche gli anni da ministro. «Credo che Elly abbia questa forza, possa portare la sinistra dove la sinistra deve stare. Per questo sono molto felice di aver fatto questa scelta e di stare al suo fianco nella costruzione del nuovo Pd». E poi: «Non dobbiamo mai più commettere l’errore delle politiche. Alle politiche ha vinto la destra perché il resto del mondo si è diviso in più parti. Mai più bisogna replicare quelle divisioni, e unirci per costruire l’alternativa alla destra».
