Artemis 1, sabato 3 settembre il nuovo tentativo di lancio verso la luna
I tecnici dell'agenzia spaziale confermeranno la data giovedì in base agli ulteriori dati e informazioni raccolti nelle prossime ore.
Mike Sarafin, responsabile della missione Artemis 1 alla Nasa, ha annunciato che l’agenzia ha programmato per sabato 3 settembre un secondo tentativo per lanciare il potente razzo lunare. Il decollo, originariamente previsto per lunedì 29 agosto, era stato rimandato a causa di un problema tecnico.
Artemis 1: nuovo tentativo di lancio sabato 3 settembre
Il lancio è in programma per le 14.17 ora locale (le 20.17 in Italia), ma i responsabili della missione confermeranno la data giovedì sulla base di altre informazioni e dati raccolti nelle prossime ore. Al momento ci sono circa il 40% di probabilità di pioggia. In caso non sia possibile effettuarla nella nuova data prevista, l’operazione potrebbe slittare a lunedì 5 settembre. In questo caso, SLS dovrebbe essere rimosso dalla rampa di lancio e riportato nel suo hangar, il grande Vehicle Assembly Building, per ulteriori attività di manutenzione.
C’è attesa dunque per il nuovo tentativo dopo che lunedì, a pochi minuti dal lancio, un test per portare uno dei quattro motori RS-25 del razzo alla temperatura corretta non aveva avuto successo. I team avevano anche riscontrato una perdita di idrogeno su un componente che li ha spinti a regolare manualmente il flusso di propellente.
La missione
Decine di migliaia di persone, compresa la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris, si erano riunite per assistere all’avvio della missione che ha come obiettivo quella di riportare gli astronauti sulla Luna. Denominata così dal nome della sorella gemella dell’Apollo, Artemis 1 serve infatti per testare il razzo Space Launch System da 322 piedi (98 metri), la capsula dell’equipaggio Orion e i sistemi di terra presso il Kennedy Space Center in Florida. Se tutto andrà come previsto, seguirà Artemis 2 con il lancio degli astronauti.
In previsione del nuovo tentativo di sabato, le squadre provvederanno a modificare le procedure di caricamento del propellente e riconfigureranno la piattaforma per consentire ai tecnici di accedere ai componenti che richiedono un sopralluogo.