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  • Cronaca

Arrestato a Parigi lo zio di Saman Abbas

L’uomo è accusato di aver ucciso e poi fatto a pezzi la nipote che non voleva accettare il matrimonio combinato in Pakistan

22 Settembre 2021 15:46 Redazione

Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas, è stato arrestato questa mattina alla periferia di Parigi. Il pachistano è stato fermato con l’accusa di essere l’esecutore materiale dell’omicidio della ragazza, di cui si sono perse le tracce dal 30 aprile di quest’anno. Secondo gli inquirenti, infatti, Hasnain avrebbe progettato e messo in atto l’assassinio della nipote, e poi avrebbe anche provveduto a fare a pezzi il corpo della giovane perché non venisse trovato.

La vicenda

Secondo quanto hanno stabilito gli inquirenti, nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, Saman Abbas sarebbe stata seguita e strozzata dallo zio. Il motivo è una “condanna a morte” spiccata nei suoi confronti dalla famiglia per il rifiuto della giovane di sposarsi con un parente pachistano molto più grande di lei. La ricostruzione della notte è stata possibile grazie alla confessione resa dal fratello di Saman, un 16enne che era stato fermato dalla polizia.

La condanna a morte

Dunque il rifiuto di sposare un cugino molto più grande sarebbe la causa da ricercare per la sparizione di Saman. La giovane era stata ospitata da una comunità protetta dopo che i genitori l’avevano ritirata da scuola. Appena divenuta maggiorenne, era tornata a casa per ottenere la restituzione dei documenti. All’ennesimo rifiuto di accettare il matrimonio combinato sarebbe scattata la trappola, ordita da Danish Hasnain insieme ai cugini della ragazza Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Il tutto con l’autorizzazione dei genitori della vittima, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen.

La fuga

Una volta completato l’omicidio, la famiglia di Saman sarebbe scappata. I genitori sono tornati in Pakistan, come dimostrano le riprese dell’aeroporto di Malpensa. Lo zio e i cugini hanno fatto perdere le loro tracce subito dopo la tragedia. Insieme a loro c’era anche il fratello di Saman, che era stato fermato dalla polizia di frontiera perché minorenne, mentre gli altri componenti della famiglia erano stati lasciati andare. Una volta spiccati i mandati di cattura, il primo a essere stato arrestato è il cugino Ikram Ijaz, fermato in Francia in procinto di prendere un pullman con destinazione Spagna. Il corpo di Saman, intanto, non è ancora stato ritrovato. Fondamentale la confessione del fratellino che ha dichiarato che lo zio avrebbe detto «io faccio piccoli pezzi e se volete la porto anch’io a Guastalla, e la buttiamo là, perché così non va bene»

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