Arresto di Claudia Rivelli: cos’è e come funziona la droga della stupro

Barbara Massaro
17/09/2021

La sorella di Ornella Muti è stata arrestata con l'accusa di detenzione di un flacone di Glb, la droga dello stupro

Arresto di Claudia Rivelli: cos’è e come funziona la droga della stupro

Claudia Ravelli, sorella di Ornella Muti, è stata arrestata per spaccio di stupefacenti a 79 anni. Ai giudici che le contestavano il possesso di un flacone di Gbl, la cosiddetta droga dello stupro, la donna, che si è detta ignara della natura del prodotto, ha risposto che utilizzava il liquido per pulire l’argenteria.

Cos’è il Gbl

Effettivamente il Gbl è un prodotto utilizzato nell’industria chimica per la fabbricazione di molti prodotti quali vernici e articoli per l’edilizia. Tra gli “effetti collaterali” della gamma-butirrolattone (Gbl), però, c’è la perdita del senso della realtà e delle capacità di coordinamento. Può inoltre causare nausea, problemi respiratori e disturbi della memoria. Per questo il ministero della salute ha inserito questo acido nella lista delle sostanze stupefacenti.

Come funziona la droga dello stupro

Il Gbl chiamata comunemente “droga dello stupro”, è una sostanze subdola e pericolosa, potentissima, in grado di inibire la capacità di intendere e di volere e togliere i freni inibitori. Gli effetti collaterali non sono di lunga durata, ma sono immediati (si manifestano fra i 5 e i 20 minuti dall’assunzione) e soprattutto sono devastanti.

Il Gbl è simile al gamma-idrossibutirrato (Ghb) e al butandiolo (Bd). Si tratta di tre sostanze simili, conosciute anche come gocce Ko o Liquid Ecstasy.

La struttura chimica delle tre sostanze è praticamente uguale: nell’organismo Gbl e Bd si trasformano in Ghb producendo gli stessi effetti e, dato che si possono reperire con maggiore facilità, sono sempre più spesso utilizzati in sostituzione di quest’ultimo. Il Ghb è un acido presente nel nostro organismo, sintetizzato dal biologo francese Henry Laborit nei primi anni Sessanta e utilizzato inizialmente come farmaco per il trattamento dell’insonnia e per facilitare la disintossicazione da alcol.

Nessuno le assume consapevolmente, non sono droghe dello sballo. Generalmente vengono sciolte in una bevanda, una birra o un cocktail, grazie alla loro natura incolore e praticamente inodore. Tra l’altro, la loro presenza viene rapidamente metabolizzata ed eliminata dal corpo, dunque è difficile rilevarne la presenza nell’organismo.

Claudia Rivelli: «Era un flacone per mio figlio»

Claudia Rivelli ha spiegato agli inquirenti che quel flacone di liquido avrebbe dovuto spedirlo al figlio che vive e lavora a Londra.

L’arresto è stato disposto a conclusione di un’inchiesta iniziata tre mesi fa sul traffico di Gbl. A condurre le indagini, la Polaria dell’aeroporto romano. Gli agenti da tempo seguono le tracce di flaconi della «droga dello stupro» spediti dall’estero all’interno di pacchi studiati ad hoc.

Ed è stata una di queste confezioni che ha allertato gli agenti. Il pacco, prelevato da un corriere ignaro del contenuto, è stato portato inizialmente nell’abitazione della madre della Rivelli, Ilse Renate Krause, scultrice di origini estone morta il 16 ottobre del 2020 all’eta di 91 anni.

L’indagine

Da quest’appartamento, un secondo corriere, anche lui all’oscuro del contenuto, il giorno dopo l’ha trasportato nella casa dove abita la sorella di Ornella Muti.

La polizia, a quel punto, ha ottenuto un mandato di perquisizione per l’abitazione della Rivelli, dove è stato trovato lo stupefacente.

Agli agenti la donna ha detto che uno dei flaconi lo avrebbe spedito in giornata al figlio Giovanni. Specificando che il figlio utilizza il liquido per lavare la macchina a Londra. «Io invece lo uso per pulire casa», ha ribadito Claudia Rivelli.

Dopo la convalida dell’arresto il processo è stato fissato per il prossimo febbraio.