È stato arrestato in Germania Wolfgang Rieke, l’autotrasportatore tedesco che il 30 novembre dello scorso anno ha investito e ucciso l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin, 51 anni: il camionista è stato arrestato su mandato di arresto europeo richiesto dal gip di Vicenza ed è ora in stato di fermo nel carcere di Münster.

L’urto a Montebello Vicentino e la fuga del camionista
Secondo l’ordinanza, si legge nella nota della Procura di Vicenza, il decesso di Rebellin «è da imputare esclusivamente a una pluralità di norme comportamentali da parte di Rieke». Il 30 novembre 2022 Rebellin era in sella alla bicicletta quando fu urtato e travolto da un camion nei pressi dello svincolo autostradale di Montebello Vicentino: Rieke è stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso. L’autotrasportatore tedesco, dopo aver investito Rebellin, è sceso dalla cabina avvicinandosi alla vittima. Poi ha ripreso posto nell’abitacolo, allontanandosi: a incastrarlo le foto scattate da alcuni testimoni. Secondo le indagini successive dei carabinieri, che hanno delegato l’autorità tedesca dopo aver identificato il camion – nel frattempo tornato in Germania – la motrice non risultava più collegata al rimorchio. In più, l’autoarticolato era stato lavato con un detergente acido nelle parti interessate dall’urto.

La famiglia Rebellin: «Giustizia per quello che è successo»
«Vogliamo giustizia per quello che è successo. Bisogna vedere se quell’uomo ha visto o no mio fratello. Ma la cosa che ha fatto più male, la cosa che non è perdonabile, è che è tornato indietro, è sceso dal camion, lo ha guardato a terra ed è andato via senza chiamare i soccorsi. Deve essere punito anche solo per questo», ha detto al Quotidiano Nazionale il fratello del ciclista, Simone. «Che abbia visto o no mio fratello quando lo ha investito solo lui lo sa, purtroppo. Penso che non abbia voluto ucciderlo. Ma come si fa a lasciarlo lì, a non chiamare i soccorsi e ad andare via?». Nel 2001 Rieke aveva patteggiato al tribunale di Foggia per violazione dell’obbligo di fermata dopo un incidente che aveva coinvolto alcune persone e poi, nel 2014, gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebrezza.