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Arrestato a Forte dei Marmi il criminale cileno Reinhard Falkenberg

Ex torturatore di Pinochet, era fuggito in Germania nel 2005 per scappare al processo sui crimini commessi nella Colonia Dignidad, un centro di torture fondato da ex nazisti nel Paese sudamericano. È arrivato in Italia con un pullman di pensionati in vacanza.

30 Settembre 2021 11:0330 Settembre 2021 12:14 Redazione
Reinhard Falkenberg è stato uno dei leader del centro di torture Colonia Dignidad, fondato da nazisti fuggiti dopo il 1945

È stato arrestato a Forte dei Marmi Reinhard Falkenberg, uno dei dieci cileni più pericolosi ricercati dall’Interpol. Torturatore del regime di Pinochet, era scappato dal Paese sudamericano nel 2005, poco prima che si aprisse il processo a suo carico per la scomparsa del fotografo italo-cileno Juan Maino Canales, rapito, torturato e ucciso quando aveva solamente 27 anni. Fuggito in Germania, viveva nella Renania settentrionale, a Gronau, ed era arrivato in Versilia a bordo di un pullman di pensionati tedeschi.

URGENTE: Italia capturó a criminal prófugo de la #ColoniaDignidad. Se trata de Reinhard Doring Falkenberg (75), implicado en crímenes de lesa humanidad cometidos contra prisioneros en el campo de exterminio alemán durante la dictadura cívico-militar de #Pinochet en #Chile pic.twitter.com/A2VVBqTAX8

— LUIS NARVAEZ (@LUISNARVAEZ) September 28, 2021

Falkenberg è stato uno dei leader della famigerata Colonia Dignidad, un centro fondato negli Anni 60 dall’ex caporale delle SS Paul Schafer e da altri nazisti fuggiti dalla Germania alla fine della Seconda guerra mondiale. Un vero e proprio lager di 15 mila ettari, in cui i contadini venivano sfruttati per 24 ore al giorno e in cui venivano anche commessi abusi su minori. Pinochet utilizzò la colonia come luogo di tortura per i prigionieri politici, che spesso lì trovavano la morte. Falkenberg, come poi ricostruito dalle autorità cilene, oltre a essere uno dei leader della comunità era anche uno dei pochi ad avere stretti contatti con la Dina, la polizia segreta del regime. Molti testimoni lo accusano direttamente di sequestri e torture.

Leggi anche: Irmgard Furchner, la dattilografa tedesca processata a 96 anni per crimini nazisti

Falkenberg, la scomparsa di Maino Canales e la seconda vita in Germania

Juan Maino Canales, oltre a essere fotografo e studente di ingegneria meccanica con cittadinanza italiana, era un militante del Mapu, il partito della sinistra cilena. Il 16 maggio 1976 fu sequestrato dagli agenti della Dina insieme a due colleghi, Antonio Ormaechea ed Elizabeth Rekas. I tre furono portati e torturati a Villa Grimaldi, centro di Santiago, e furono poi trasferiti a Colonia Dignidad. Di loro non si seppe più nulla. Maino è una delle vittime accertate del Processo Condor, il procedimento della procura di Roma per trovare i responsabili dei morti italiani causati dalle dittature sudamericane: il 9 luglio 2021 la Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per 14 persone.

Falkenberg, per scappare al processo a suo carico in Cile, era scappato in Germania – Paese di cui ha la cittadinanza – dove viveva senza nascondersi. Arrivato a Forte dei Marmi, si è registrato regolarmente con i propri documenti, e a quel punto è scattato l’allarme. Al momento si trova ancora in carcere, e il suo destino passerà per la Corte d’Appello di Firenze, che deciderà sulla sua estradizione in Cile. La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai giudici di non scarcerarlo.

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