È stata arrestata per traffico di droga Fabiola Moretti. “Primula rossa” della Banda della Magliana, è finita in manette nell’ambito di una doppia operazione dei carabinieri, che hanno sgominato due bande di pusher, attive in altrettanti “fortini” in via dei Papiri e in via degli Astrini, a Roma. Da intercettazioni telefoniche effettuate nel corso delle indagini, gli agenti hanno anche identificato numerosi clienti che qui si rifornivano di stupefacenti: tra loro anche, appunto, la 64enne Moretti.
Fabiola Moretti, la Banda della Magliana
Quello di Fabiola Moretti è un nome indissolubilmente legato alla Banda della Magliana, che ha visto nascere, e più in generale alla criminalità organizzata romana. Aveva infatti una relazione con Danilo Abbruciati, detto er Camaleonte, quando quest’ultimo nel 1979 si unì a Enrico De Pedis (“Renatino”) e Franco Giuseppucci (“Er Fornaretto/Er Negro”) nell’organizzazione criminale che stava prendendo Roma. Diventata persona di fiducia di De Pedis, dopo la morte di Abbruciati, avvenuta nel 182 durante il fallito agguato al vice presidente del Banco Ambrosiano Roberto Rosone, si legò a un altro membro della banda, Antonio Mancini detto Accattone.
Fabiola Moretti, collaboratrice di giustizia
La loro relazione è durata molti anni: una volta arrestati, quando lui iniziò a collaborare con la giustizia, lo stesso fece lei. Personaggio-chiave in numerose indagini, Fabiola Moretti è stata a lungo la grande accusatrice di Claudio Vitalone, nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio del giornalista Mino Pecorelli. Nel 1995 puntò il dito contro l’ex senatore, raccontando di essere stata testimone di un incontro con De Pedis. Moretti ha poi collaborato alle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.
Fabiola Moretti, i numerosi arresti
Fabiola Moretti era già finita in manette per traffico di droga. Era successo nel 2016 e poi di nuovo nel 2019, quando fermata a un posto di blocco al volante, era stata trovata in possesso di oltre un etto di cocaina nascosto nel reggiseno. In quell’occasione, in auto insieme a lei c’era il genero, che quattro anni prima aveva accoltellato nel corso di una spedizione punitiva nella sua abitazione. Per quanto riguarda l’arresto di questa notte, Moretti è accusata di essere il “corriere” che viaggiava tra Napoli e Roma per trasportare cocaina fornita dagli uomini di Alessandro Faina, il quale dal carcere di Secondigliano, gestirebbe lo spaccio nella zona sud di Roma.