A lungo ha negato di aver palpeggiato le donne che lo avevano accusato di molestie. Adesso, a distanza di decenni, Arnold Schwarzenegger ammette in qualche modo le sue responsabilità nel documentario a puntate a lui dedicato in uscita su Netflix nel corso del quale la star di Hollywood – ed ex governatore della California – parla apertamente anche del tradimento che ha posto fine al suo matrimonio con Maria Shiver.
Le accuse rispedite alle mittenti e l’ammissione di colpa a due decenni di distanza
A pochi giorni dalle elezioni del 2003 in California, il Los Angeles Times pubblicò un’inchiesta in cui sei donne accusavano Schwarzenegger di averle palpeggiate e umiliate. Nel corso delle settimane si fecero poi avanti altre donne. L’attore disse che si trattava di invenzioni, ammettendo di essersi talvolta comportato male in passato. Le accuse non spostarono voti e Schwarzenegger vinse le elezioni.

A distanza di vent’anni, ecco la nuova versione: «La mia reazione all’inizio, è stata di mettermi sulla difensiva. Oggi posso ripensarci e dire che non importa il periodo in cui siamo. Che si tratti di 40 anni fa all’epoca di Muscle Beach, o di adesso, era sbagliato. Era una cavolata. Dimentichiamo tutte le scuse, era sbagliato».

Cosa ha detto sul tradimento che ha portato alla fine del matrimonio con Maria Shiver
Nel documentario, Schwarzenegger parla anche del tradimento con la governante Mildred Patricia Baena, da cui nacque nel 1997 il figlio Joseph, ma rivelato alla moglie solo nel 2011: «Penso di aver causato abbastanza dolore alla mia famiglia con i miei errori. Perché tutti hanno dovuto soffrire. Maria ha sofferto, i ragazzi hanno sofferto, Joseph, mia madre, tutti. Dovrò vivere con questa consapevolezza per il resto della mia vita», ha detto l’attore. «Le persone ricorderanno i miei successi e anche questi fallimenti. Ed è un fallimento enorme. Ho avuto dei fallimenti in passato, nella mia carriera. Ma questo? Si tratta di qualcosa di completamente diverso, una dimensione totalmente differente di fallimento».