Pride, Arisa: «Mi hanno consigliato di non venire dopo le polemiche sulla Meloni»
La cantante lucana rivela le motivazioni dietro alla sua scelta via social.
Contrariamente a quanto precedentemente annunciato, Arisa non prenderà più parte al Pride di Milano, previsto nel capoluogo meneghino il prossimo 24 giugno. A confermarlo è la cantante stessa, travolta nelle scorse ore da un polverone dopo le sue recenti dichiarazioni a Peter Gomez.
Arisa: «Mi hanno consigliato di non venire al Pride»
L’artista ha affidato a Instagram una lunga lettera con la quale ha voluto spiegare ai suoi follower le motivazioni che l’hanno spinta a non partecipare al grande evento con il quale la comunità LGBT celebrerà presto a Milano l’uguaglianza e, allo stesso modo, la diversità. Sembra infatti che al suo manager sia stato esplicitamente chiesto di non farla presenziare, probabilmente per evitare pesanti contestazioni anche dal vivo. Qui le parole di Arisa: «Cari ragazzi e ragazze mi spiace immensamente per il momento che stiamo vivendo e spero che col tempo potremo di nuovo comunicare. Per adesso sono solo insulti pesantissimi da parte di alcuni di voi che non so come decifrare. Oggi al mio manager è stato consigliato da parte degli organizzatori, di dirmi di non presentarmi al Pride di Milano a causa dell’ipotesi che alcuni membri della comunità possano in qualche modo mettermi in imbarazzo, io sarei venuta volentieri, però se ho fatto qualcosa di così tanto grave da meritare un trattamento così esclusivo, credo che non parteciperò neanche al pride di Roma. Mi dispiace davvero tanto. Buon Pride a tutti, divertitevi anche per me, vi auguro di trovare un piano di svolta e di realizzare i vostri sogni legittimi per essere felici. Ve lo auguro davvero dal profondo del cuore. Io continuerò a vivere frequentando gli amici di sempre e mi farò raccontare.
Ma prima di salutarvi un’ultima cosa la voglio scrivere: la diversità è fatta di opinioni, di esperienze e di modi di vedere la vita. La diversità è ricchezza. Me l’avevate insegnato voi. Non condannate la gente perché non la pensa esattamente come voi, magari quella gente lì vi ama lo stesso, ma voi pensate di no.
I tempi cambiano, le mamme imbiancano, i fiori sbocciano e poi appassiscono, e poi rinascono. Bisogna lavorarci e crederci sempre. Se vi giocherete la carta dell’amore vincerete sempre. Ciao ciao LGBTQ+ people, auguri. Con affetto, Arisa».
Cosa aveva detto Arisa che tanto ha infastidito la comunità LGBT
Nella cornice de La Confessione di Peter Gomez su Nove, Arisa aveva apertamente dichiarato di apprezzare Giorgia Meloni per la sua «cazzimma». Nella stessa intervista, inoltre, l’artista aveva espresso alcune perplessità rispetto alla stessa comunità LGBT, che in realtà da anni la supporta e che nel 2021 l’aveva persino voluta come madrina del Pride di Napoli. A proposito, Arisa aveva commentato: «Vorrei cercare di ampliare la rappresentanza che abbiamo nei media della comunità LGBTQIA+, che non è fatta solo di macchiette, di cose solo plateali, ma di gente normalissima, colta. Dobbiamo smettere di spaventare, dimostrare che siamo gente wow, gente che fa un certo percorso che sceglie liberamente, che fa una scelta difficilissima, che sviluppa una sensibilità maggiore, è un grande dono. Mi piacerebbe che le persone avessero la pazienza e l’amore di fargliele capire. Perché lei è una tipa che ci fa portare ad alti livelli. Perché ha molta cazzimma. A noi ci serve qualcuno che ha cazzimma e che sta dalla nostra parte, però le cose devono avvenire gradualmente».