Arica, la città in Cile che sorge sulle mummie dei Chinchorro

Fabrizio Grasso
20/05/2022

Nel deserto cileno di Atacama si trova Arica, un centro che sorge sulle mummie dei Chinchorro, le più antiche al mondo ma oggi a rischio conservazione a causa del cambiamento climatico.

Arica, la città in Cile che sorge sulle mummie dei Chinchorro

Le mummie più antiche del mondo non sono egizie. Con buona pace di Tutankhamon e Ramses II, un altro popolo ha praticato la stessa tecnica funeraria ben due millenni prima: i Chinchorro. L’antico popolo del Cile, che abitò il deserto di Atacama già nel 7000 a.C., è la prima fonte documentata di mummificazione grazie ai numerosi resti giunti fino a noi. Diversi corpi si trovano ancora sotto terra, a meno di un metro di profondità sotto la superficie di Arica, città nel nord del Paese. Ogni lavoro di ristrutturazione edile riporta alla luce tesori dell’antichità ed è un vanto per la popolazione locale. «Sono i nostri antenati e noi siamo i loro custodi», hanno affermato gli abitanti alla Bbc. Un tesoro che però è minacciato dalla crisi climatica.

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Arica, la città del Cile che sorge sui cimiteri di mummie dei Chinchorro

«I Chinchorro sono i primi ad aver abitato il nord del Cile e il sud del Perù», ha spiegato Bernardo Arriaza, antropologo dell’Università di Tarapacá. «Sono i pionieri del deserto di Atacama». Antichi cacciatori-raccoglitori, vissero sulla costa occidentale dell’America Latina dal 5450 all’890 a.C., particolarmente nelle zone di Arica e Parinacota. Come confermano gli archeologi, si tratta della più antica cultura di cui vi sono tracce di mummificazione, tecnica ben più nota in Egitto. A differenze dei nordafricani, dove tale pratica era ad esclusivo appannaggio dell’élite, i Chinchorro la utilizzavano per tutte le classi sociali della popolazione. «Le mummie sono espressione artistica di sentimenti ed emozioni di un popolo unico», ha proseguito Arriaza. «Si tratta di vere e proprie opere d’arte preispanica».

Nel deserto di Atacama si trova Arica, che sorge sulle rovine degli antenati Chinchorro. Le loro mummie sono preda della crisi climatica.
Un gruppo di mummie Chinchorro conservate al centro culturale La Moneda (Getty)

Diversi cimiteri, patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco dal 2021, ne testimoniano il passato, alcuni dei quali davvero unici nel loro genere. Arica, città nel nord del Cile che si affaccia sull’omonimo golfo, sorge letteralmente sulle mummie. I resti degli antichi Chinchorro infatti si trovano appena un metro sotto la superficie, tanto da essere parte integrante delle fondamenta degli edifici. Non di rado i lavori urbani o di ristrutturazione edile riportano alla luce decine di corpi. Johnny Vasquez, abitante di Arica da 60 anni, ricorda che gli scavi delle fognature nel suo quartiere portarono alla scoperta di «strati e strati di mummie». Un hotel, dopo la scoperta nel sottosuolo di alcuni resti, è stato persino riconvertito in un museo.

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Le cause della morte dei Chinchorro e i pericoli del clima

Fra le centinaia di mummie, gli esperti hanno catalogato molti resti di bambini e persino neonati. Come ha spiegato Vivien Standen, bioarcheologa di Tarapacá, il terreno è ricco di arsenico naturale, probabilmente fra gli agenti principali dell’alto tasso di mortalità giovanile e di aborti spontanei. Inoltre, i Chinchorro erano soliti dipingersi la faccia per ragioni rituali con il manganese, minerale tossico per l’uomo. «Pur senza saperlo, stavano danneggiando la loro salute», ha dichiarato la scienziata alla Bbc. La presenza di numerosi cadaveri poco sotto il piano di calpestio non preoccupa però gli abitanti del luogo. Anzi, i cittadini di Arica vedono la presenza dei defunti con rispetto, considerandosi custodi per la loro vita ultraterrena. «Siamo la continuazione della loro stirpe», ha affermato con orgoglio Alfredo Guerrero, uno dei residenti della città. «Ho detto alla mia famiglia che non lascerò mai questo posto, rimarrò per sempre».

Nel deserto di Atacama si trova Arica, che sorge sulle rovine degli antenati Chinchorro. Le loro mummie sono preda della crisi climatica.
Una statua del popolo Chinchorro vicino Arica, sulla costa del Cile (Getty)

Il loro riposo eterno deve però affrontare la minaccia del cambiamento climatico. Alcune mummie infatti stanno ammuffendo, altre invece si stanno riducendo in polvere a seguito dell’intensificazione degli eventi atmosferici come piogge e vento. «Non esiste una soluzione certa», ha dichiarato Arriaza al Guardian. «È sempre più difficile trovare le condizioni ambientali ideali per la conservazione». A peggiorare la situazione c’è poi il disinteresse delle autorità, che non finanziano le missioni di ricerca e salvaguardia del patrimonio. «Solo noi abitanti di prendiamo cura della zona», ha sottolineato Jorge Ardiles, residente ad Arica da 30 anni. «Se non facciamo nulla, spariranno per sempre».