Avevano provato a trasportare un ingente quantitativo di droga dall’Uruguay all’Italia con un trucchetto particolare. Alla fine, però, le autorità hanno scoperto tutto. Ecco cosa è emerso dalle recenti indagini condotte dalle Forze dell’ordine su un caso di traffico di sostanze illegali.
Trasportavano droga nascosta in tavole da surf: tre arrestati ad Ardea
I tre individui attualmente sotto accusa per traffico internazionale di sostanze stupefacenti sono Patrick Mauriello, Emanuele Di Pasquale e infine Andrea Meneghello. Le forze dell’ordine sono riuscite nelle scorse ore a fermare i primi due uomini in Portogallo (a Lisbona). Il terzo uomo invece è finito in manette ad Ardea, in provincia di Roma. L’operazione congiunta chiamata “Iris” ha visto collaborare le autorità portoghesi, quelle uruguaiane, quelle iberiche e ovviamente anche quelle italiane. Gli sforzi delle forze dell’ordine hanno così portato al sequestro di 40 kg di cocaina, nascosti all’interno di alcune tavole da surf.
Il lavoro di indagine che ha condotto agli arresti è iniziato a maggio del 2023. Tutto è nato da una prima segnalazione da parte delle forze dell’ordine antidroga uruguaiane, che avevano segnalato un pacco di tavole da surf sospetto. La segnalazione ha fatto scattare controlli immediati, che hanno poi portato alla scoperta dell’ingente quantitativo di stupefacenti. In passato, i tre arrestati erano tra l’altro stati oggetto di inchieste condotte dalla Procura di Reggio Calabria.
A proposito del traffico internazionale di stupefacenti, il procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, ha commentato: «Si tratta di un’operazione importante per l’Uruguay e per l’Italia perché conferma l’importanza della cooperazione internazionale a livello giudiziario ed investigativo. I rapporti di cooperazione tra la Procura della Repubblica di Reggio Calabria e la polizia giudiziaria uruguaiana risalgono nel tempo ed hanno prodotto risultati importanti come l’arresto nel 2021 del trafficante internazionale di droga Rocco Morabito, all’epoca latitante, per molti anni residente proprio in Uruguay e catturato in Brasile «.
Bombardieri ha poi aggiunto: «Nell’ultimo anno e mezzo nel porto di Gioia Tauro, che storicamente è stato un punto di arrivo dello stupefacente proveniente dal Sudamerica sono state sequestrate 30 tonnellate di cocaina in varie operazioni. Questo ha indotto le organizzazioni criminali a scegliere, per l’arrivo dello stupefacente in Europa, altri luoghi che possano consentire minori probabilità di individuazione e sequestro da parte dell’autorità giudiziaria».
Uno degli arrestati era un ex consigliere comunale
Il nome di Andrea Meneghello è piuttosto noto ad Ardea. L’uomo, incensurato, aveva infatti un passato in politica, avendo lavorato come consigliere comunale. Meneghello si trova in questo momento agli arresti domiciliari.