Neanche l’alt dei militari ha fermato l’uomo che, davanti alla residenza di Arcore, ha iniziato a invocare Berlusconi, chiamandolo addirittura «papà». Come pubblicato da Il Corriere della Sera, un 48enne originario del Trentino, ma con domicilio a Bergamo, ha tentato ad ogni costo di entrare all’interno di Villa San Martino, la residenza di Arcore di Silvio Berlusconi, chiamandolo a gran voce come se fosse davvero suo padre.

Un 48enne trentino ha cercato di entrare nella residenza di Berlusconi ad Arcore
Il leader di Forza Italia, dallo scorso 5 aprile ricoverato al San Raffaele di Milano per una grave complicanza polmonare causata da una leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da circa due anni, non ha dunque assistito a quanto accaduto. L’uomo, secondo quanto emerso, era già stato seguito da uno psichiatra. Stando alle prime ricostruzioni, avrebbe ignorato l’alt dei carabinieri posizionati a guardia fissa davanti alla proprietà, cercando in ogni modo di entrare nella proprietà di Berlusconi dal retro. Dopo l’ennesimo tentativo, è stato inevitabile lo scontro fisico con un militare che ha cercato di fermare l’uomo, procurandosi lesioni lievi.
L’uomo è stato processato per direttissima
Il trentino è ora accusato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Di fronte al giudice, l’uomo ha cambiato completamente versione, dichiarando di lavorare come consulente gestionale, avvalendosi della facoltà di non rispondere. L’incursione a Villa San Martino è avvenuta intorno alle nove del mattino di mercoledì, quando l’uomo è giunto sul posto al volante di una Bmw. Il 48enne è stato processato per direttissima e condannato ai domiciliari con l’obbligo di riprendere le cure psichiatriche. La notizia è arrivata nello stesso giorno in cui è stato diffuso un nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi, come si legge nella nota diramata dall’ospedale San Raffaele di Milano: «Nel corso degli ultimi quattro giorni, le risposte alle terapie hanno reso possibile il raggiungimento di un quadro clinico stabile, caratterizzato da una ottimale e convincente ripresa delle funzionalità d’organo».