Archive 81 – Universi alternativi è la nuova serie Netflix di Rebecca Thomas che sta scalando le classifiche della piattaforma streaming. La regista, classe ’84, è nota per il film Electrick Children e per il primo episodio di Stranger Things. Ecco dunque la trama e la recensione del suo nuovo prodotto, Archive 81, distribuito da Netflix e Atomic Monster, con Paul Harris Boardman e James Wan, di Insidious e Saw l’enigmista, come produttore esecutivo.
Archive 81: la trama della serie
Inizio degli anni 80. Dan (Mamoudou Athie) è un esperto di archivistica e appassionato di cinema. Ha infatti trovato impiego come restauratore di pellicole, proprio perché è in grado di recuperare vecchi nastri di VHS d’epoca, riportandoli in condizione di poter essere visionati.
L’ultimo incarico da lui accettato gli permette di riportare in vita i filmati di uno show televisivo che tutti credevano perduto per sempre. La scoperta è importantissima e fa scalpore all’interno di una nicchia di appassionati, tra i quali figura il suo migliore amico Mark (Matt McGorry), che conduce un podcast nel quale trovano spazio inspiegabili storie sul paranormale.
In seguito al ritrovamento, Dan viene assunto da Virgil Davenport (Martin Donovan), che lavora per la misteriosa LMG, per restaurare i nastri di alcune cassette danneggiate dall’incendio che ha distrutto gli appartamenti Visser.
La strana vicenda del rogo incuriosisce Dan, che comprende che i condomini sembrano essere scomparsi nel nulla. Mentre fa le sue ricerche, una multinazionale di cui non si sa nulla nemmeno dal web – la LMG – si mette in contatto con lui per proporgli un restauro pagato una cifra spropositata, da svolgersi in una casa molto isolata. Durante il lavoro succederanno strane cose. I personaggi dei filmati VHS sembreranno quasi rivolgersi a Dan direttamente, e la figura del padre del protagonista (prematuramente scomparso) apparirà all’interno di uno dei nastri.