È indubbio che gli arbitri siano vittime dei più svariati improperi e gestacci, ma la scena che si è consumata su un campo di calcio brasiliano è – fortunatamente – più unica che rara. William Ribeiro, calciatore del San Paolo Rs, ha brutalmente aggredito il direttore di gara, Rodrigo Crivellaro. La “scena del crimine” il campo che ospitava, lo scorso lunedì 4 ottobre, la partita tra la squadra di Ribeiro e il Guarani de Venancio Aires, gara valida per la serie A2 del campionato statale del Rio Grande do Sul: l’arbitro finisce d’urgenza in ospedale e il calciatore viene arrestato dalla polizia.
Giocatore denunciato per tentato omicidio: i fatti
Minuto quindicesimo del secondo tempo: il Guarani de Venancio Aires sta vincendo la partita per 1 gol a 0, quando Crivellaro tira fuori il cartellino giallo ai danni di Ribeiro. È un attimo: il giocatore del San Paolo Rs spinge violentemente a terra il direttore di gara. Un calcio alla schiena e poi uno alla testa. Rodrigo Crivellaro non si muove a causa dell’aggressione, perde conoscenza e si teme il peggio, soprattutto per il colpo subito al capo. L’arbitro viene trasportato in ambulanza d’urgenza all’ospedale. Ne uscirà dopo poche ore con un grande spavento ma, fortunatamente, senza danni permanenti.
Giocatore denunciato: la squadra rescinde il contratto
E William Ribeiro? Mentre l’attenzione era tutta rivolta al dare la massima assistenza al direttore di gara privo di sensi, il calciatore del San Paolo Rs veniva condotto al commissariato di polizia. L’accusa mossa al giocatore brasiliano? Tentatoomicidio. Nel frattempo la società sportiva in cui militava Ribeiro ha fatto sapere, tramite una nota, che rescinderà il contratto con il calciatore, autore di questo gesto così anti sportivo.
Aggressioni ai direttori di gara: i precedenti
Un altro caso di cronaca con vittima un arbitro ha dominato le scene sportive di questi ultimi giorni. Ci troviamo – purtroppo, perché è di sicuro un atto che non fa bene al nostro calcio – in Italia, nel novarese, durante la partita tra Oleggio Castello e Carpignano – Prima Categoria. Ma questa volta ad aver perso le staffe non è un giovane e forse troppo focoso calciatore, bensì un allenatore di 47 anni. Giovanni Alosi, tecnico del team ospite ha colpito violentemente il volto dell’arbitro, Andrea Felis, con un pungo. La “colpa” della vittima? Aver espulso l’allenatore per eccessive proteste. Cinque anni di squalifica per il tecnico e tre giorni di prognosi per il direttore di gara. Una domenica da dimenticare…