Apple, su richiesta del governo statunitense, ha ufficialmente annunciato di aver interrotto le importazioni di tungsteno, tantalio e oro dalla Russia, fatta eccezione per il tungsteno proveniente dallo stabilimento Moliren nella regione di Mosca. Lo riporta il quotidiano economico Kommersant, aggiungendo che la sudcoreana Samsung continua invece a utilizzare metalli della Federazione nonostante il blocco delle forniture elettroniche da parte di Seul.
Le triangolazioni con il Kazakistan, la Cina e l’India
Una fonte ben informata ha però chiarito che in ogni caso i metalli destinati ad Apple e Samsung non vengono forniti direttamente dalla Russia ma via Kazakistan. Oppure attraverso triangolazioni con India e Cina. Gli esperti dubitano infatti che i maggiori produttori mondiali di elettronica possano interrompere del tutto l’import di metalli rari dalla Russia. Il motivo è la mancanza di alternative a prezzi competitivi. Secondo Sergey Grishunin, amministratore delegato del servizio di rating NRA, gli Usa potrebbero per esempio sostituire le forniture russe di concentrato di tungsteno con quelle cinesi, ma la Cina a sua volta usa concentrati russi per la produzione di metalli. Lo stesso vale per l’India.
Dopo l’invasione dell’Ucraina gli acquisti di materie prime russe da parte di aziende hi-tech straniere sono calati del 70 per cento
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, molte aziende internazionali hanno bloccato o limitato le forniture alla Federazione. A settembre, Kommersant aveva scoperto che anche gli acquisti di materie prime russe – principalmente metalli utilizzati per la produzione di semiconduttori e microcircuiti – da parte di società hi-tech straniere erano diminuiti di oltre il 70 per cento.