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Apple e Amazon: multa da 200 milioni dall’Antitrust

Grazie all’Antitrust le autorità nazionali di concorrenza hanno successivamente avviato analoghi procedimenti

23 Novembre 2021 11:50 Redazione
Apple e Amazon: multa da 200 milioni dall'Antitrust

Storica multa per Amazon e Apple da parte dell’Antitrust. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha, infatti, sanzionato per oltre 200 milioni di euro complessivi le società dei gruppi Apple Inc. e Amazon.com Inc. Le due aziende sono state sanzionate per aver posto in essere un accordo restrittivo che non permetteva a tutti i rivenditori legittimi di prodotti Apple e Beats “genuini” di operare sul marketplace amazon.it.

Cosa ha detto stabilito l’Antitrust

L’Antitrust ha concluso l’istruttoria avviata nei confronti delle due società in merito alle restrizioni all’accesso nel marketplace Amazon.it da parte di rivenditori legittimi di prodotti a marchio Apple e Beats “genuini”.

«L’istruttoria»  spiega una nota  «ha permesso di accertare che talune clausole contrattuali di un accordo stipulato in data 31 ottobre 2018 – che vietavano ai rivenditori ufficiali e non ufficiali di prodotti Apple e Beats di utilizzare Amazon.it, permettendo la vendita dei prodotti Apple e Beats in tale marketplace solo ad Amazon e a taluni soggetti scelti singolarmente e in modo discriminatorio – violano l’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea».

Nell’istruttoria si è infatti appurata, scrive l’Autorità, «la volontà di introdurre una restrizione meramente quantitativa del numero di rivenditori, permettendo solo ad Amazon e a taluni soggetti, individuati in modo discriminatorio, di operare su Amazon.it. Le clausole dell’accordo hanno altresì limitato le vendite transfrontaliere, in quanto si è operata una discriminazione dei rivenditori su base geografica. Le restrizioni dell’accordo si sono riflesse sul livello degli sconti praticati dai soggetti terzi su Amazon.it, diminuendone l’entità».

Amazon e Apple hanno violato le regole del commercio 

Il documento poi continua: «La restrittività di tali condotte appare confermata dalla circostanza che Amazon.it rappresenta il luogo di commercio elettronico dove si realizza almeno il 70 per cento degli acquisti di prodotti di elettronica di consumo in Italia, di cui almeno il 40 per cento è rappresentato da rivenditori che utilizzano Amazon come piattaforma di intermediazione.

Appare quindi fondamentale che l’applicazione delle regole di concorrenza assicurino un level playing field per tutti i rivenditori che utilizzano i marketplace come luogo sempre più rilevante per lo svolgimento della propria attività commerciale, soprattutto nel contesto odierno, evitando la realizzazione di condotte discriminatorie che restringono la concorrenza. In questa prospettiva, la decisione dell’Autorità riconosce, in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia UE, la necessità che i sistemi di distribuzione, al fine di essere compatibili con le regole sulla concorrenza, si basino su criteri di natura qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori.

L’Antitrust ha creato un precedente giuridico importante

L’Autorità è stata capofila in tale azione e, grazie al suo intervento e alla collaborazione prestata, le autorità nazionali di concorrenza della Germania e della Spagna hanno successivamente avviato analoghi procedimenti.

L’Autorità ha quindi irrogato una sanzione di 68,7 milioni di euro alle società del gruppo Amazon e una sanzione di 134,5 milioni di euro alle società del gruppo Apple e ha intimato a tali società di porre fine alle restrizioni, permettendo l’accesso ad Amazon.it ai rivenditori di prodotti Apple e Beats “genuini” in modo non discriminatorio.

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